Il governo del calcio europeo vuole fare chiarezza su eventuali violazioni dei catalani, al centro di un caso di probabili arbitraggi pilotati
L’Fc Barcellona e alcuni suoi dirigenti – fra cui l'ex presidente Joep Maria Bartomeu – sono stati ritenuti colpevoli di corruzione, abuso di fiducia e false scritture commerciali il 10 marzo dalla giustizia spagnola, nell'ambito del caso relativo a versamenti di denaro sospetti a favore di Jose Maria Enriquez Negreira, ex alto responsabile degli arbitri iberici, anch'esso indagato. Il club catalano – fra il 2001 e il 2018 – ha versato a una società intestata a Negreira oltre 7 milioni di euro: soldi che il Barça sostiene servissero a pagare alcune consulenze relative all'arbitraggio, ma che la giustizia spagnola ritiene servissero invece a corrompere i direttori di gara. Sul piano sportivo, i blaugrana non rischiano nulla in Spagna, visto che i fatti risalgono ormai a oltre cinque anni fa e sono dunque caduti in prescrizione. Sul piano penale, invece, i dirigenti catalani rischiano pene che vanno da sei mesi a quattro anni di reclusione. E ora, come detto, a voler fare chiarezza è pure la Uefa.
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