Dopo tre mesi di pausa, spazio agli ottavi di finale, con Psg - Bayern Monaco (domani) e Liverpool - Real Madrid (tra sette giorni)
A due mesi dalla finale della Coppa del mondo, il gotha del calcio europeo ritrova la Champions League, con ottavi di finale che propongono sfide di altissimo profilo, come Psg - Bayern Monaco o Liverpool - Real Madrid, la finale dell’ultima edizione. In una stagione molto particolare, interrotta dall’appuntamento con i Mondiali in Qatar, l’eclissi della principale competizione continentale per club ha avuto una durata di oltre tre mesi. Il tempo necessario a far perdere ad alcune star le certezze accumulate in autunno e a rendere ancor più vacillanti le gerarchie della prima parte di competizione. Chi avrebbe detto, ad esempio, che il Psg, giunto alla fase a eliminazione diretta a punteggio pieno, nonostante la presenza in squadra di Messi e Mbappé, autori di cinque delle sei reti della finale mondiale, si sarebbe ritrovato alla vigilia della sfida con il Bayern Monaco attanagliato dall’insicurezza. Le tossine accumulate in Qatar hanno causato ai parigini un accumulo di infortuni che ha contribuito a un inizio di 2023 disastroso (quattro sconfitte) e che ha messo sotto tremenda pressione un club miliardario che da una decina di anni spera di riuscire a salire sul trono continentale. «Se non fossi preoccupato sarebbe grave – ha riconosciuto il tecnico francese Christophe Galtier –. Ma è nei momenti difficili che occorre essere gruppo vero». E occorre soprattutto avere i propri pezzi da novanta al meglio della forma, ciò che non sembra essere il caso al Parc des Princes: Messi (quadricipite) sabato è rimasto a riposo, Neymar soffre a una caviglia sin dal Mondiale, Mbappé (coscia) torna a disposizione appena in tempo.
Tutti e tre hanno svolto in maniera regolare l’allenamento di rifinitura, ciò che potrebbe confondere le idee al Bayern, il quale era tuttavia certo del bluff parigino attorno al nome di Mbappé, miglior marcatore della competizione al fianco proprio di Sadio Mané, pure lui appena rientrato da un infortunio che lo aveva costretto a saltare i Mondiali con il Senegal. E quello di Mané non è stato l’unico grattacapo per i bavaresi, ritrovatisi anche senza Manuel Neuer e Lucas Hernandez. Tuttavia, la dirigenza si è mossa bene sul mercato (tra i pali è arrivato Yann Sommer) e dopo una ripresa di campionato non perfetta, il Bayern arriva in ottime condizioni a quella che è la rivincita della finale 2020, vinta 1-0 dai tedeschi.
Martedì scenderà in campo la prima squadra italiana. E anche in questo caso occorrerà capire quali sono gli attuali valori delle squadre, con un Milan zoppicante in campionato e un Tottenham, di norma solido come lo sono tutte le squadre di Antonio Conte, preso a sberle dal Leicester City nell’ultimo turno di Premier (4-1).
Mercoledì, poi, toccherà al nuovo Chelsea, rivoltato quasi come un calzino nel mercato invernale, con l’arrivo di Enzo Fernandez (120 milioni), Myhaylo Mudryk (70) e diverse altre pedine pagate decine di milioni l’una, per una spesa complessiva stagionale di 610 milioni (329 in inverno).
Come da tradizione, l’andata degli ottavi di finale è spalmata su due settimane. E tra sette giorni il programma proporrà Liverpool - Real Madrid. Gli spagnoli, 14 volte campioni d’Europa e reduci dalla conquista del titolo mondiale per club, affronteranno i Reds (6 Champions in bacheca), attualmente alle prese con il peggior momento della gestione Klopp. Se l’Inter parte con i favori del pronostico contro il Porto e il Napoli, dominante in Serie A, dovrebbe fare un sol boccone dell’Eintracht Francoforte, il Manchester City, sempre alla ricerca della prima Coppa dalle grandi orecchie, rischia qualcosa contro il Lipsia. Non tanto per la pericolosità dell’avversario, quanto per le possibili distrazioni derivanti dalle grane societarie e dalle minacce di sanzioni in Premier League, a causa di numerose violazioni delle regole finanziarie.