Il campione del mondo 2006 torna ad allenare dopo un anno d’inattività
Ripartirà da Valencia la carriera di allenatore di Gennaro Gattuso, fermo dall’estate scorsa, quando si era chiusa la sua avventura col Napoli. In realtà, al termine del suo periodo partenopeo aveva firmato per la Fiorentina, dalla quale aveva però dato le dimissioni dopo poche settimane per incompatibilità di visioni con la dirigenza viola, prima ancora di disputare alcuna partita. In Spagna prenderà il posto lasciato libero da José Bordalas, licenziato pochi giorni fa benché avesse ancora un anno di contratto.
Non ha dunque avuto esito la campagna contro il tecnico calabrese scatenata dai tifosi del Valencia, secondo i quali Gattuso non sarebbe stato degno di occupare la panchina della loro squadra in quanto razzista e omofobo, riprendendo le stesse accuse – in realtà prive di chissà quale fondamento – che all’ex mediano del Milan avevano già rivolto i sostenitori di altre squadre. Il 44enne ex tecnico del Sion ha formato un accordo valido due anni. Si tratta del terzo allenatore italiano a sbarcare al Mestalla, dopo Claudio Ranieri (che qui vinse una Copa del Rey) e Cesare Prandelli. Sono invece ben 14 i giocatori italiani che hanno vestito la maglia del Valencia, a cominciare da Amedeo Carboni, che fra il 1997 e il 2006 ha giocato col club iberico ben 348 partite, diventando lo straniero con più presenze nella storia della società. Da segnalare anche Corradi, Cristiano Lucarelli, Di Vaio e Florenzi.