Un tiro da fuori area di Aleksandar Trajkovski in pieno recupero condanna gli Azzurri a star fuori dal Mondiale. Per la seconda volta di fila
Cala la notte su Palermo e sull’Italia del calcio. Punita da un tiro di Trajkovski da fuori area al novantesimo, con Donnarumma che resta di stucco. Così lo spettro della Russia torna a far capolino sugli Azzurri, che saranno costretti per la seconda volta di fila a seguire il Mondiale dal divano di casa.
È un colpo durissimo per la squadra di Mancini, che nel primo tempo ha molto possesso palla e prova più volte la conclusione, ma a tre sole riprese il pallone arriva in porta. Nel secondo tempo poi i padroni di casa ricominciano a dominare sul piano delle occasioni, ma al momento decisivo a mancar loro è la necessaria freddezza. Freddezza che invece non fa difetto ad Aleksandar Trajkovski, ventinovenne di Skopje che, tra l’altro, fino a tre anni or sono vestiva proprio la maglia del Palermo. E che stavolta, invece, gela lo stadio dedicato a Renzo Barbera.
«È difficile da spiegare, c’è grande delusione, siamo distrutti – dice a caldo Giorgio Chiellini, lo storico leader degli Azzurri –. Ci è mancato segnare ma non siamo stati presuntuosi. Ci è mancato di sicuro qualcosa, abbiano pagato errori fatti da settembre in poi. Sono orgoglioso dei miei compagni: dobbiamo ripartire, e spero che Mancini resti, c’è bisogno di lui per farlo».
Mancini, però, ha altre cose per la testa, non certo il suo futuro. «Come a luglio è stata la cosa più bella accadutami a livello personale, questa è la più grande delusione – dice il cinquantasettenne tecnico marchigiano –. Stasera è successa una cosa incredibile: non dovevamo esserci, qua. Ma abbiamo fatto di tutto per vincerla questa partita. Certe gare però sono così... Il gol al 90’? Sembra fosse stato fatto apposta. Non so cosa dire. Mi spiace molto per i giocatori. Il mio futuro? La delusione è troppo grande per parlarne ora. Comunque sono sicuro che la squadra ne abbia uno grande». Ora come ora, la vittoria ottenuta agli ultimi Europei sembra così lontana... «Quel successo è stato strameritato, abbiamo giocato benissimo – aggiunge il commissario tecnico degli Azzurri –. Diciamo che la fortuna che ci ha un po’ accompagnati all’Europeo si è trasformata in totale sfortuna nel cammino verso il Mondiale. Questa squadra ha dei buoni giocatori, mi dispiace molto per loro. A livello umano voglio ancora più bene ai miei ragazzi stasera rispetto a luglio, infatti questo è un momento di difficoltà. Ora bisogna far passare un po’ di tempo, perché la delusione è grandissima».
L’Italia, però, la qualificazione al Mondiale in Qatar se l’era forse giocata già in precedenza, con quei due calci di rigore sbagliati contro la Svizzera. «Quei rigori sbagliati li ricorderò per tutta la vita, e fa tanto male – dice, invece, il centrocampista Jorginho –. L’impegno non è mancato, abbiamo sempre dominato le partite: purtroppo la realtà è che non siamo riusciti a concludere. Uscire così fa tanto male, è un dispiacere enorme». Però è capitato. E come dice il presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina, «quando si fa parte del mondo dello sport questi verdetti bisogna accettarli. Sono amareggiato e dispiaciuto per i tifosi, c’è grande dolore per l’eliminazione, davvero imprevedibile in queste forme. Ma mi auguro che Mancini continui, ha un impegno su un progetto. Di certo c’è qualcosa da fare per il nostro calcio: c’è il tema dei giovani che non giocano. Servono energie per ripartire e io sono pronto a metterle a disposizione».