A Berna aspettano di ricevere i documenti per le verifiche del caso ma rispetto alla fumata nera brasiliana, la presenza di Heitz e Heusler è ‘un vantaggio’
In attesa di novità da Cornaredo a proposito dell'acquisto dell'Fc Lugano da parte del miliardario statunitense Joe Mansueto – trovato negli scorsi giorni un accordo di massima, Angelo Renzetti e Leonid Novoselskiy assieme ai propri legali stanno discutendo con i rappresentanti dell'americano (l'ex presidente del Basilea Bernhard Heusler e il direttore sportivo dei Chicago Fire Georg Heitz) modalità e dettagli del passaggio di proprietà, secondo nostre informazioni le firme non dovrebbero arrivare prima di venerdì –, la Swiss Football League è in attesa di ricevere i documenti necessari per dare il proprio benestare alla transazione. Una volta formalizzato l’accordo tra le parti, la palla passerà infatti nel campo della Swiss Football League, che sarà chiamata a svolgere tutte le verifiche del caso e a decidere se rilasciare o meno ai nuovi proprietari la cosiddetta “mini licenza” per giostrare in Super League.
«Quando c’è un cambio di proprietà la società coinvolta, in questo caso l’Fc Lugano, deve depositare una domanda di conferma della licenza, fornendo tutta una serie di documenti e attestazioni finanziarie quale ad esempio una garanzia bancaria sufficiente a coprire un terzo delle spese del budget attualizzato – ci spiega uno dei responsabili della comunicazione della Sfl, David Barras –. La Commissione delle licenze della Swiss Football League analizza poi il tutto attraverso una procedura che dura generalmente due settimane e infine decide se concedere o meno la nuova licenza».
Un processo di verifica che era già partito lo scorso maggio in occasione del tentativo di acquisto del pacchetto azionario di Renzetti (il 60 per cento, mentre Novoselskiy avrebbe mantenuto il suo 40) da parte di Thyago De Souza, salvo poi venir interrotto nel momento in cui le intenzioni e soprattutto le garanzie finanziarie del brasiliano si erano rivelate poco “concrete”. A quel punto la stessa Sfl aveva rifiutato (dopo comunque il dietrofront annunciato dallo stesso Renzetti) la domanda di cambio di proprietà ed era tornata in essere la licenza I regolarmente ottenuta ad aprile… «Nel corso della verifica dei documenti – prosegue la Lega riferendosi appunto al “caso” De Souza – la Sfl è arrivata alla conclusione che le condizioni per la conferma della licenza non erano date. Fino all’ultimo momento della procedura, i potenziali nuovi proprietari hanno avuto la possibilità di completare il dossier, ma così non è stato».
Una situazione che anche in casa Sfl si aspettano non si ripresenti stavolta, viste le credenziali (e i miliardi) dei nuovi acquirenti, rappresentati oltretutto da Heusler e Heitz (fondatori della società di consulenza Hwh), due vecchie conoscenze del calcio elvetico… «Il fatto che delle persone coinvolte nella transazione conoscano il calcio svizzero, le sue regole e abbiano una buona reputazione è indubbiamente un vantaggio».