L'Uefa ha deciso di abolire seduta stante una norma in vigore dal 1965. In caso di parità, mezz'ora di supplementari, poi i rigori
Niente più valore doppio per le reti segnate in trasferta. L'Uefa sopprimerà la regola a partire dall'inizio della prossima stagione. Introdotta nel 1965, verrà sostituita, in caso di parità di risultato, da due tempi supplementari di 15’ e, in seguito, dai calci di rigore. La nuova norma entrerà in vigore a partire dalle qualificazioni delle competizioni europee. Secondo l'Uefa, il vantaggio delle reti in trasferta, che per esempio ha permesso quest'anno al Psg di eliminare il Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions League, “non appariva più giustificato”. L'istanza con sede a Nyon constata, infatti, “dalla metà degli anni 70” una riduzione progressiva degli scarti tra vittorie a domicilio e in trasferta (dla 61%-19% al 47%-30%), così come quello delle reti segnate in casa o in trasferta”.
Tra le cause evocate, “la miglior qualità e la grandezza standardizzata dei terreni da gioco, le accresciute condizioni di sicurezza, il miglioramento dell'arbitraggio, così come gli spostamenti più agevoli”. L'abolizione della regola del gol in trasferta “negli ultimi anni è stata spesso dibattuta in diverse riunioni dell'Uefa. Per quanto non ci sia stata l'unanimità dei punti di vista, numerosi allenatori, tifosi e attori del mondo del calcio hnno messo in dubbio la sua equità”, ha commentato in una nota il presidente della confederazione europea, Alksander Ceferin.
Il vantaggio del gol in trasferta aveva finito per “andare contro quello che era l'obiettivo iniziale. Infatti, ora come ora dissuade dall'attaccare molte squadre impegnate in casa, in particolare nelle partite d'andata, in quanto temono di subire una rete che darebbe un grande vantaggio all'avversario per la sfida di ritorno. In aggiunta, vi è l'ingiustizia, in particolare nei tempi supplementari, di costringere la squadra di casa a segnare due volte nel caso in cui l'avversario sia andato in gol una volta”, conclude Ceferin.