La commissione della Sfl boccia solo lo Sciaffusa, ma avverte i bianconeri che in caso di referendum con esito negativo questa sarà l'ultima deroga concessa
Tutte e dieci le squadre di Super League hanno ottenuto la licenza per la stagione 2021-22 da parte dell'apposita commissione della Swiss Football League. In Challenge League, invece, l'indispensabile papiro non è stato assegnato allo Sciaffusa, unica società rimandata in seconda istanza. Tutto bene, dunque, per Lugano e Chiasso: i bianconeri hanno ottenuto la licenza 1, che permette la partecipazione alle competizioni Uefa, il Chiasso la licenza 3 per la disputa del campionato di Challenge League. Yverdon, Rapperswil ed Etoile Carouge, si sono invece viste assegnare la licenza nel caso di promozione dalla Promotion alla Challenge League.
In un comunicato stampa, il Lugano fa notare che ”per quanto riguarda i criteri infrastrutturali, decisiva è stata l’approvazione in consiglio comunale dei messaggi municipali riguardanti il contratto di partenariato pubblico-privato per il Polo Sportivo degli Eventi e quello del Centro Sportivo al Maglio, questo poiché la prospettiva di poter iniziare i lavori preparatori e poi la costruzione del nuovo stadio in tempi molto rapidi è data. Non può invece far dormire sonni tranquilli il fatto che la Commissione delle licenze abbia comunicato che in caso di un eventuale referendum con esito negativo, questa sia l’ultima autorizzazione eccezionale che sarà concessa al Fc Lugano. Va infatti ricordato che la prosecuzione in tempi rapidi e per atti concludenti del progetto “Sigillo” è l’unico motivo per il quale al Fc Lugano è concessa un’autorizzazione eccezionale dal 2016 per poter rimanere nella massima divisione svizzera. La società bianconera ne prende atto e si prepara a un’estate dove potrebbe giocarsi il proprio futuro al di fuori del terreno da gioco”.
La Swiss Football League fa sapere che, a causa delle difficili condizioni generali, è stato deciso di applicare criteri più leggeri per l'assegnazione delle licenze, in particolare per quello che attiene all'aspetto finanziario. In particolare, alcune società (quelle finanziariamente più forti e sane, ma non il Lugano) hanno potuto rinunciare a presentare un budget per la prossima stagione, in quanto è praticamente impossibile capire come evolverà la situazione. Di conseguenza, la commissione delle licenze ha preso in considerazione lo stato delle finanze a dicembre 2020.
Nella valutazione degli stadi, l'attenzione si è concentrata sull'infrastruttura dei media sulla base della situazione eccezionale di Covid-19. Nel fare ciò, la Sfl ha tenuto conto, tra le altre cose, del fatto che è stata in grado di assegnare per altri quattro anni i diritti televisivi e di marketing dei club attraverso il marketing centrale a condizioni molto buone e che intende rispettare gli obblighi contrattuali che ne derivano. Nelle altre aree (ad esempio spogliatoi, catering, ecc.), non è stato effettuato alcun esame dettagliato, tranne che per le strutture necessarie per lo svolgimento delle partite e per la sicurezza.
Licenza 1: Basilea, Losanna, Lucerna, Lugano, San Gallo, Servette, Sion, Young Boys, Zurigo
Licenza 2: Aarau, Grasshopper, Neuchâtel Xamax, Stade Losanna, Thun, Vaduz, Wil
Licenza 3: Chiasso, Etoile Carouge, Kriens, Rapperswil, Winterthur, Yverdon
Senza licenza: Sciaffusa