Gettata a terra durante la partita Serbia-Portogallo è stata raccolta e messa all'asta per sostenere le cure di un ragazzo colpito da atrofia muscolare spinale
Un gesto di rabbia e frustrazione servirà a una buona causa? La fascia da capitano che Cristiano Ronaldo ha gettato in campo a Belgrado durante la qualificazione per la Coppa del Mondo 2022 contro la Serbia, è stata messa all'asta per aiutare un bambino malato. Uno degli steward della partita di sabato ha raccolto la fascia che la stella portoghese aveva appena gettato a terra dopo che gli era stato negato un gol valido e ha immediatamente contattato un canale sportivo regionale con l'idea di metterla all'asta.
L'uomo ha detto all'Afp, chiedendo fosse mantenuto l'anonimato, che voleva aiutare un bambino di sei mesi con atrofia muscolare spinale e contribuire a finanziare il trattamento per la rara malattia. «Lui (Ronaldo) ha gettato la fascia a tre metri da me e ci è venuta subito l'idea che l'incanto sarebbe potuta essere una buona opportunità. A fine partita nessuno ha cercato di riprendersi la fascia.Ho capito che se avessimo attirato l'attenzione, sarebbe stato un bene» per il piccolo Gavrilo Djurdjevic.
«Il canale sportivo Sport Klub ha organizzato la vendita dopo aver verificato l'autenticità della fascia con l'ausilio di foto e video della partita», ha detto all'Afp Branislav Jocic, responsabile dei social media dell'emittente televisiva.
Il canale ha contattato un ente di beneficenza per mettere in vendita la fascia del capitano portoghese sul sito d'aste Limundo.com. «Spero che si possa raggiungere Ronaldo stesso per aiutare il più possibile Gavrilo», ha aggiunto Jocic.
L'atrofia muscolare spinale è una malattia neuromuscolare che colpisce circa un neonato su 100'000. Senza trattamento, i muscoli si indeboliscono, con una progressione graduale fino alla paralisi o alla morte, spesso prima del secondo compleanno. Il costo del trattamento è stimato in più di due milioni di euro.
Poche ore dopo essere stato messo all'asta, il bracciale aveva raggiunto la somma di 350.000 dinari (circa 3.300 franchi), mentre il sito invitava anche le persone ad aiutare il bambino donando direttamente in beneficenza.