Il direttore dell'Fcl: ‘Sono i prestiti annunciati già a maggio rispediti al mittente in agosto. Sette mesi dopo li possiamo finalmente richiedere’
Sono complessivamente 350 i milioni di franchi erogati in termini di prestiti senza interessi dalla Confederazione, a beneficio dei club professionistici e semiprofessionistici. Le basi legali sono state definite dal Parlamento e sono contenute in un'ordinanza approvata dal Consiglio federale. Nel mese di maggio del 2020 il Consiglio federale aveva approvato un importante pacchetto di aiuti. Allo sport popolare erano stati accordati contributi a fondo perso di 50 milioni per il 2020 e di 100 milioni di franchi per il 2021. Per lo sport professionistico (calcio, hockey su ghiaccio) sono stati decisi prestiti di 175 milioni di franchi per ciascun anno (in totale 350 mio.). Questi prestiti servono esclusivamente a garantire la partecipazione dei club ai campionati e - novità - possono essere accordati direttamente ai club, e non esclusivamente alle federazioni sportive. Inoltre il Parlamento ha semplificato le condizioni per l’ottenimento dei prestiti e ha esteso alle discipline sportive di squadra semiprofessionistiche la cerchia degli aventi diritto. La semplificazione, o la revisione dei principi di ottenimento dei fondi, è quanto il mondo del calcio aveva chiesto che accadesse in estate, finalmente l'ordinanza risponde a questa richiesta. Con modalità che soddisfano il direttore generale dell'Fc Lugano Michele Campana, in prima linea quando si è trattato di rivendicare un altro tipo di trattamento, rispetto al primo che era stato paventato.
«Se ne parla da maggio, di questi prestiti - ricorda il dirigente bianconero -. Adesso, sotto pressione per gli effetti della seconda ondata, hanno deciso di dare un'accelerata al processo, anche se i termini convenuti sono quelli attesi: ci aspettavamo che i prestiti fossero richiedibili a partire da dicembre, del resto avevamo ricevuto una comunicazione in tal senso già a settembre. Nessuna sorpresa, da parte nostra. L'importo è sempre quello. Questi, altro non sono che i soldi annunciati in pompa magna lo scorso maggio. Quasi sette mesi dopo potremo andare a richiederli. Vero è che li avevamo rispediti noi, al mittente, in occasione dell'assemblea straordinaria della Lega lo scorso 7 agosto, ma non avevamo alternative. Per come erano stati pensati la prima volta, erano irricevibili. Veniva richiesta la responsabilità solidale tra le società. Fu questo, il problema principale. L'altro nodo riguardava il fatto che non erano postergabili. Risolvevano solo una questione finanziaria, ma non scongiuravano l'eventuale rischio di fallimento dei club per sovraindebitamento (art. 725 del codice delle obbligazioni). Siamo soddisfatti, è un passo importante. Peccato aver dovuto aspettare tanto, ma sappiamo anche che la politica ha i suoi tempi. Ora ci aspettiamo un'erogazione rapida e senza complicazioni, a dicembre. Tanti club hanno liquidità fino a Natale, è dura per tutti. Per il Lugano, nello specifico, il sostegno arriva appena in tempo. Avere la certezza dei prestiti porta un po' di serenità e garantisce quantomeno di poter svernare, senza troppe preoccupazioni per la sopravvivenza stessa del club. Perché è di quello che stiamo parlando, di sopravvivenza ».
La Confederazione sta anche valutando l'ipotesi di stanziamento di contributi a fondo perso. Non se ne era mai parlato. «È la prima volta che i contributi a tempo perso vengono quantomeno evocati. Qualcosa a fondo perso sarebbe una manna dal cielo. Bisogna capire come concederli... Magari convertendo parte dei prestiti in fondi a fondo perso. Tutto quanto possa essere pensato e attuato, è qualcosa di positivo. Ne abbiamo un enorme bisogno».