L'attaccante ticinese firma i suoi gol numero 9 e 10 in maglia rossocrociata nel 3-3 di Colonia che regala agli elvetici un punto nella Nations League
Deve dire grazie principalmente al ticinese Mario Gavranovic (e meno agli errori di Fabian Schär) la Svizzera se è riuscita a portare a casa un bel punto da Colonia, dove ha pareggiato 3-3 con la Germania nella quinta giornata del gruppo 4 (Lega A), di Nations League. L'attaccante ticinese ha infatti firmato una splendida doppietta che sommata alla rete di Remo Freuler ha permesso alla selezione di Vladimir Petkovic (che comunque non vince da cinque partite in tutte le competizioni) di interrompere a due la striscia di sconfitte consecutive.
La voglia della Svizzera di non arretrare di fronte a un avversario di peso ma di provare a vincere la partita si è vista già nelle scelte di Petkovic, che ha schierato sugli esterni di una difesa a cinque che comprendeva anche Ricardo Rodriguez, Silvan Widmer e un giocatore prettamente offensivo come Steven Zuber. Ma soprattutto in avanti ha dato spazio alla coppia formata da Gavranovic e Haris Seferovic, supportati da Xherdan Shaqiri, nuovamente titolare dopo 16 mesi.
Un atteggiamento che in campo si è tradotto in un inizio a dir poco spavaldo dei rossocrociati, che dopo aver sfiorato la rete con Shaqiri (fermato d'istinto da Neuer) al 5' sono passati in vantaggio grazie al ticinese Mario Gavranovic. Il 30enne della Dinamo Zagabria, già in rete una settimana fa nella sconfitta 2-1 con la Croazia, ha indirizzato di testa alle spalle del portiere tedesco con una traiettoria a palombella il pallone rimesso in area da Freuler, trovando il suo nono gol con la maglia della nazionale maggiore. Accusato il colpo, i padroni di casa hanno iniziato a spingere costringendo gli ospiti ad arretrare, ma questi ultimi si sono difesi con ordine senza rinunciare a qualche scorribanda offensiva. Come quella che al 26' ha portato all'inaspettato 2-0 di Freuler, che con un preciso tocco sotto ha sfruttato l'assist di Seferovic per superare Neuer in uscita e concludere al meglio una rapida ripartenza. Altrettanto rapidamente il doppio vantaggio elvetico è però sfumato, visto che nemmeno due minuti più tardi Werner, favorito da un errore di Schär, ha portato a spasso la difesa avversaria prima di superare Sommer (che si è rifatto alla grande poco dopo intercettando l'esterno sinistro di Gosens diretto nel "sette") con un preciso sinistro incrociato.
La ripresa si è aperta con il palo esterno colpito da Havertz, il quale si è poi visto "gentilmente" concedere da un altro errore di Schär la possibilità di riprovarci e questa volta ha trafitto l'estremo difensore del Gladbach. A rimettere la Svizzera avanti ci ha però pensato uno degli uomini più in forma a disposizione di Petkovic, Mario Gavranovic (con il suo club ha già segnato cinque gol in questa stagione), che al 57' dopo una doppia respinta di Neuer su Seferovic ha scaraventato in rete il pallone del 3-2 firmando la doppietta personale. Anche in questo caso gli uomini di Joachim Löw hanno trovato un'immediata reazione e stavolta tutto il merito è tutto da attribuire al caparbio Werner (assist) e all'elegante colpo di tacco di Gnabry. La girandola di sostutuzioni, la stanchezza e neppure l'espulsione nel finale di Schär (doppia ammonizione) hanno più rotto l'equilibrio.