Acb, clima pesante all’interno dello spogliatoio
Tira un’aria molto pesante all’ombra dei castelli. La sconfitta incassata a Zurigo (3-2 contro l’Yf Juventus), la seconda di fila in trasferta, condanna il Bellinzona a una classifica deficitaria (11ª posizione con 4 punti in 4 partite) ma, soprattutto, porta alla luce quanto in fondo arde sotto la cenere da un po’: il clima in seno allo spogliatoio è teso, molti calciatori sono scontenti della guida tecnica. Ne consegue che la posizione del tecnico Valerio Jemmi è giocoforza in bilico, perché certi segnali inequivocabili i responsabili della società non li possono ignorare. L’esonero, una volta che la dirigenza avrà individuato un sostituto al quale affidare una squadra che ha perso compattezza e serenità, è l’ipotesi più probabile, proprio alla luce dei dissidi interni al gruppo generati da alcune decisioni del mister che hanno avuto quale bersaglio un paio di senatori che evidentemente non hanno gradito, contribuendo a un clima teso che sta guastando i risultati di un primo scorcio di campionato al di sotto delle attese, con più mugugni che sorrisi. Insomma, più dei risultati, può il clima sfavorevole. E tanto basta, nel calcio, per giungere a un provvedimento drastico.
Chiuso il primo tempo in svantaggio di un gol, al rientro in campo i granata si buttano in attacco alla ricerca del punto dell’aggancio e riescono a pareggiare grazie a una precisa conclusione mancina di Martin Bueno, al suo primo gol con l’Acb. La gioia per l’1-1 è però di breve durata. I padroni di casa riescono infatti a riportarsi subito in vantaggio e a chiudere successivamente la partita realizzando la terza rete in contropiede. Nel finale c’è spazio ancora per la marcatura di Magnetti.
Seconda partita lontano dal Comunale e seconda sconfitta per i ticinesi. «È stata una gara equilibrata – commenta mister Valerio Jemmi –. Purtroppo, nel primo tempo abbiamo colpito una traversa su calcio di punizione e subito dopo loro hanno trovato la rete del vantaggio. È un momento in cui non siamo molto in fiducia e fatichiamo nel possesso palla. Questo ci penalizza».
L’obiettivo adesso è quello di «ripartire da noi stessi, a livello individuale e come collettivo, lavorando bene in settimana per preparare il prossimo impegno». Sabato a Bellinzona arriverà l’Étoile Carouge, un punto in più dei granata. «Affronteremo una squadra importante, a prescindere dal momento che sta vivendo. Mi aspetto un passo in avanti da parte nostra». Se lo aspetta anche la dirigenza, anche se uno scossone prima di sabato non è da escludere.RED