Luce verde dal Consiglio Federale alla trasferta di Nations League dei rossocrociati nella penisola iberica il prossimo 10 ottobre. Il sollievo dell'Asf
La decisione di prevedere eccezioni alla quarantena in caso di viaggio in paesi a rischio per sportivi e artisti (a patto che si rispetti un piano di protezione) presa dal Consiglio federale, apre le porte della Spagna alla Nazionale rossocrociata di calcio. Il cui match di Nations League in calendario sabato 10 ottobre potrà quindi tranquillamente avere luogo, pur nello scrupoloso rispetto di severe norme sanitarie, come del resto avviene già.
La misura per effetto delle quale è venuto meno l'obbligo della quarantena "per chi deve recarsi per ragioni mediche o professionali per meno di cinque giorni in questi paesi o regioni e rispetta il piano di protezione, e per gli sportivi e gli artisti che partecipano a competizioni o rappresentazioni", consente quindi alla Svizzera di preparare senza riserve una partita ufficiale il cui svolgimento, prima di tale svolta, era a serio rischio. Sarebbe infatti stata soggetta a condizioni difficilmente accettabili, tra le quali il rifiuto dei principali club di calcio a liberare i propri nazionali per esporli al rischio di una quarantena all'estero.
«La decisione incontra la nostra piena soddisfazione - spiega il portavoce dell'Asf Adrian Arnold -. L'attendavamo con un misto tra speranza e consapevolezza che sarebbe arrivata in termini a noi favorevoli. Siamo rimasti costantemente in contatto con le autorità federali e sanitarie. Ci rallegra che le nostre rivendicazioni siano state accolte, e che i nostri interessi siano stati tenuti nella debita considerazione. Abbiamo un protocollo molto rigido al quale ci siamo attenuti già in occasione del raduno per le partite contro Ucraina e Germania, sarà nostra premura agire nello stesso modo rigoroso quando ci troveremo per gli appuntamenti di ottobre. Opereremo affinché la salute di tutti venga tutelata».