Il trentatreenne calciatore argentino mette fine alle speculazioni annunciando la sua decisione di rimanere dov'è. 'E la mia attitudine non cambierà'
Tanto rumore per nulla. Dopo uno stucchevole tira e molla iniziato il 25 agosto, alla fine Lionel Messi è convinto di «restare a Barcellona». A dirlo è lo stesso trentatreenne calciatore argentino, in una lunga intervista concessa al portale 'Goal.com'. «Non porterei mai la discussione con il Barcellona davanti alla giustizia - ha detto la Pulce -. Perché il Barça è il club che amo, è il club della mia vita, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato. Continuerò a giocare a Barcellona, e la mia attitudine non cambierà solo perché volevo andarmene».
Il fuoriclasse argentino ha tuttavia sottolineato le difficoltà incontrate in Catalogna durante la passata stagione: «è stato un anno molto complicato, ho sofferto molto durante gli allenamenti, nelle partite, nello spogliatoio. Era diventato tutto molto difficile per me ed ho pensato di andare in cerca di nuovi obiettivi, di aria nuova». Pesanti critiche sono poi giunte all'indirizzo del presidente Bartomeu: «non è stato di parola», ha detto il 33enne. «Gliel'ho detto al presidente e lui mi ha sempre detto che alla fine della stagione avrei potuto decidere se andarmene o se restare e alla fine non ha mantenuto la sua parola. Quello che mi è successo mi è servito per riconoscere tante persone false di cui avevo un'altra considerazione. Mi ha fatto male quando è stato messo in dubbio il mio amore per questo club. Che io vada o resti, il mio amore per il Barcellona non cambierà mai».
Messi ha affermato che la decisione di lasciare Barcellona è stata vissuta come un dramma dalla sua famiglia: «Volevo competere ai massimi livelli, vincere titoli, competere in Champions League. Puoi vincere o perdere, perché è molto difficile, ma devi competere. Almeno competere e non crollare come a Roma, Liverpool, Lisbona. E questo mi ha portato a pensare di voler andar via».