Domani alle 18.55 la sfida d'andata che potrebbe ripetersi anche per il ritorno. Renani handicappati dalla sospensione del torneo di Super League
La sfida contro l'Eintracht Francoforte, con la partita d'andata che si disputerà domani alle 18.55, nelle intenzioni del Basilea doveva essere una grande festa. Gli sviluppi di Covid-19, però, l'hanno rovinata. Se domani a Francoforte lo stadio sarà colmo di tifosi, per ora non si sa né quando, né dove si disputerà la partita di ritorno, visto che la polizia renana non ha concesso il nullaosta per lo svolgimento dell'evento... «Fa male al cuore, ma accettiamo la decisione», ha affermato il direttore del Basilea, Roland Heri.
I dirigenti stanno valutando possibili opzioni, a cominciare da quella di una seconda partita a Francoforte, per quanto ciò diminuirebbe in modo sostanzioso le possibilità dei rossoblù di accedere ai quarti di finale. Perché è vero che la squadra diretta dall'ex Young Boys Adi Hütter in trasferta è reduce da due batoste (4-0 a Dortmund e Leverkusen), ma in casa riesce a dare il meglio e da inizio anno si è imposta cinque volte per una sola sconfitta. Senza contare che la statistica dei confronti con squadre tedesche per il Basilea è largamente deficitaria: occorre risalire al 1961 e alla sfida con il Tasmania Berlin per trovare l'unico precedente positivo.
La squadra di Marcel Koller deve inoltre far di conto con la sospensione della Super League. L'ultima partita ufficiale del Basilea in Svizzera risale al 23 febbraio contro il Servette (2-2). Quattro giorni dopo aveva potuto scendere in campo contro l'Apoel Nicosia per l'Europa League, ma nelle ultime due settimane l'attività si è bloccata. Per l'ex renano Beni Huggel i giochi sono chiari: «L'Eintracht ha senza dubbio maggiore sostanza. Per un exploit del Basilea occorre che tutti i pianeti si allineino, ma in Europa i rossoblù hanno già dimostrato di saper recitare al meglio il ruolo di outsider».