L'incertezza attorno al club e ad Angelo Renzetti rimanda una delle decisioni più delicate del comitato dell'Associazione: sul tavolo circa 15 disdette di lavoro
Ha un peso importante, per certi versi drammatico, anche sul Team Ticino la possibile cessione dell’Fc Lugano. La situazione di incertezza che regna attorno al club bianconero e in particolare al suo presidente Angelo Renzetti – che starebbe solo aspettando il versamento di un acconto da parte della cordata anglo-scozzese, con la quale ha già trovato un accordo preliminare, per procedere con il passaggio di proprietà della società che guida dal 2010 – ha infatti “bloccato” una delle decisioni più delicate che il comitato dell’Associazione che gestisce il calcio d’élite giovanile nel nostro cantone avrebbe dovuto prendere nella riunione di questa sera a Cornaredo, da programma l’ultima del 2019. Non sarà così però, perché i membri che rappresentano lo stesso Fcl, l’Ac Bellinzona, l’Fc Chiasso e la Federazione ticinese di calcio hanno deciso che si ritroveranno martedì prossimo – quando si spera che la cessione dell’Fc Lugano sia archiviata o perlomeno meglio definita – per chinarsi sulla questione.
Di cosa stiamo parlando? Della conferma o meno (leggasi licenziamento) di 15-16 stipendiati del Team, a partire dal direttore tecnico Massimo Immersi fino agli altri responsabili, compresi gli allenatori delle varie selezioni (U15, U15 Academy, U16 e U18) e tutti gli altri collaboratori. Le loro posizioni dovrebbero venir passate in rassegna dai membri di comitato, che hanno tempo sino a fine dicembre per inviare le eventuali disdette del contratto di lavoro in scadenza a giugno. In caso contrario, l’accordo si prolunga automaticamente per un’ulteriore stagione (ossia fino a giugno 2021).
Ma cosa c’entra in tutto questo la possibile cessione del club bianconero? Stando a nostre informazioni, sul tavolo del comitato ci sarebbero due possibili strade da percorrere: quella della continuità con eventualmente alcuni piccoli cambiamenti avallati se il caso anche da Immersi (che resterebbe in carica) e quella ben più brusca delle disdette cautelative inviate a tutti gli interessati, per poi deciderne il destino in maniera definitiva in un secondo momento. La prima ipotesi sarebbe la preferita da Angelo Renzetti e quella che verrebbe probabilmente messa in atto in caso l’imprenditore locarnese dovesse rimanere al timone del Lugano e dello stesso Team Ticino, mentre la seconda è caldeggiata dal membro di comitato e rappresentante bianconero (uno dei 4, che sommati ai 2 degli “amici” di Chiasso superano ampiamente alla maggioranza dei 9 membri totali) Leonid Novoselskiy, che sempre stando a nostre informazioni in caso di addio di Renzetti e cessione alla cordata anglo-scozzese verrebbe lasciato al comando del settore giovanile bianconero (e con in mano il 40 per cento delle azioni della Sa luganese) e di conseguenza con ancora più potere all’interno dell’Associazione giovanile.