Michael Lauber sotto la lente dell'Autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione per presunta violazione del codice di procedura
Nel 2018 l'intricata vicenda legata alla FIFA è stata al centro dell'attività dell'Autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc). In particolare, l'organo di controllo è intenzionato a fare piena luce sugli incontri fra il procuratore generale Michael Lauber e il presidente della Federazione internazionale di calcio Gianni Infantino, come precisato oggi dalla stessa autorità in occasione della presentazione del rapporto annuale: "Non sappiamo con certezza cosa sia successo, ma metteremo a disposizione tutte le risorse per chiarire la situazione", ha dichiarato alla stampa il presidente dell'autorità di vigilanza Hanspeter Uster.
L'MPC si occupa della vicenda FIFA dal 2015, quando a seguito di una denuncia penale presentata dalla federazione stessa nel 2014, allora presieduta da Joseph Blatter, è stato avviato un procedimento penale contro ignoti per amministrazione infedele e riciclaggio di denaro tramite conti bancari elvetici. Inchiesta allargatasi poi fino a comprendere più vicende. Allo stato attuale, l'MPC conduce 25 indagini penali, collabora con 15 autorità straniere e analizza documenti per un volume totale di dati di 19 terabyte. In quanto entità giuridica, la FIFA è parte lesa e collabora con la Procura federale per chiarire i fatti.
Data la complessità dell'indagine, l'organo di vigilanza riconosce la necessità che le autorità discutano dei procedimenti con le parti. I due incontri informali che si sono svolti nel 2016 tra Michael Lauber e il neoeletto presidente della FIFA Gianni Infantino non sono anomali in quanto tali; il problema è che il codice di procedura non è stato rispettato. Tutti gli atti essenziali devono essere registrati in verbali, ma questo non è avvenuto. A questo proposito, nel novembre 2018 l'organo di controllo ha raccomandato che gli incontri e le discussioni con le parti e le altre persone coinvolte nel procedimento vengano menzionati nel dossier. L'applicazione di questa raccomandazione sarà monitorata fino alla fine del 2019. Lauber ha assicurato che si atterrà a queste regole, ma vuole prima attendere il parere giuridico del Tribunale penale federale. Ci sarebbe poi un terzo incontro, e l'Autorità di vigilanza dell'MPC sta valutando l'opportunità di avviare un'indagine disciplinare nei confronti del procuratore generale. I giornali del gruppo Tamedia hanno rivelato che l'incontro in questione si sarebbe svolto nel 2017.
L'indagine preliminare dovrebbe concludersi entro la fine della prima settimana di maggio. Bisogna capire perché Lauber, alla domanda se ci fossero stati ulteriori colloqui con la FIFA o con l'UEFA dopo il 2016, ha risposto con un "no", ha detto Uster. "Occorre inoltre chiarire per quali ragioni tutte le persone interrogate finora non ricordino questo incontro", ha aggiunto il presidente dell'autorità di vigilanza, senza precisare l'identità dei possibili testimoni. Un eventuale procedimento disciplinare verrebbe condotto da una persona esterna. Le sanzioni possibili vanno da un avvertimento a una riduzione del 10% dello stipendio per un anno. Il risultato potrebbe anche avere un impatto sulla rielezione da parte del Parlamento del Procuratore generale per il periodo 2020-2023.