Emicranie, parziali paralisi e debolezza muscolare potrebbero condizionare il rendimento della star dei Sixers
Fuoriclase dei Philadelphia 76ers, Joel Embiid ha annunciato giovedì, dopo il successo nei playoff sui New York Knicks, di soffrire della malattia di Bell, che provoca la paralisi del nervo facciale. Trovano dunque conferma le voci, circolate sulla stampa statunitense ieri, secondo cui la trentenne ala, Mvp nel 2022-23, aveva subito un trattamento medico per curare appunto questo genere di malattia. «Ho dovuto iniziare a curarmi un paio di giorni prima di un match giocato a Miami», ha detto il giocatore nato in Camerun, specificando che stava soffrendo di emicrania e che una debolezza muscolare gli provocava la paralisi della bocca e dell'occhio sinistro. «È piuttosto fastidioso», ha detto il 2 metri e 13 cm, che mentre comunicava coi cronisti dopo il match portava occhiali neri. Questo genere di paralisi, che di solito scompare dopo poche settimane o pochi mesi, tocca il lato sinistro del viso del cestista, compreso l'occhio e la bocca. «È dura – ha aggiunto – ma non voglio arrendermi». Secondo alcuni esperti, il problema potrebbe derivare da un'infezione virale. Comunque sia, Embiid ha condotto giovedì sera Philadelphia al successo sui Knicks per 125-114, segnando la bellezza di 50 punti, suo record in carriera per quanto attiene ai playoff: i Sixers sono avanti nella serie 2-1.