Clamorosa sconfitta della Spinelli Massagno capace di gettare alle ortiche un ampio vantaggio. I Lugano Tigers passano di misura contro il Neuchâtel
Weekend con la Spinelli a farsi del male da sola, 77-78 contro Ginevra e Tigers vittoriosi sul Neuchâtel per 88-83. Per Spinelli-Ginevra non so se partire dal 54-27 al 18’ o dal 23-51 dei restanti 22 minuti. Perché sono due storie così lontane che sembrano due film: infatti, nei primi 18 minuti di gara la Sam ha spopolato come e quanto ha voluto, frutto di un gioco d’assieme nelle due parti del campo veloce ed efficace, all’immagine dei 15 punti messi da Dusan Mladjan nei primi 7 minuti e dalle percentuali di tiro vicine al 60% nei primi 10 minuti. Stesso trend nel secondo quarto con un 10-2 di parziale per il raddoppio, 54-27 appunto. E poi? E poi la luce ha cominciato a spegnersi, magari con qualche cambio che ha lanciato messaggi di tranquillità, togliendo l’intensità: il finale di quarto, 2-9 in 2 minuti non era un bel segnale. Ma il peggio era tutto oltre: 6-14 per il 62-50 al 5’ e poi un solo canestro in azione in 5 minuti per la Spinelli e Ginevra che torna a -9 sul 12-23 del quarto. La Sam non ci prende, confusione e poca attenzione difensiva, con l’arbitraggio che ne fa pure di ogni, cambiando metro e lasciando che gli ospiti mettano le mani addosso. Lo smarrimento è totale, Ginevra ci va a nozze, 0-8 in entrata e 72 pari al 5’. Il primo vantaggio lo firma Miljanic, 75-76 a 1’35” dalla sirena. Clanton firma il +3 che solo due liberi di Dusan portano a -1, ma poi solo errori, compreso l’ultimo tiro di Dusan fra una selva di braccia per il 77-78 finale. La Sam che perde è una novità, ma non questi alti e bassi già descritti dopo Boncourt e Vevey. Basterà per dare la sveglia a tutti o il segnale è di vero pericolo? Williams, tornato dagli Usa in mattinata non era al top, Galloway nullo, 2 punti e 2 rimbalzi, Marko Mladjan 0/4; 14 a 16 i rimbalzi offensivi, 28-42 i punti dentro l’area. Insomma, cifre impietose che speriamo serviranno in futuro.
Bianconeri ancora vittoriosi in una sfida che è stata a lungo in bilico: nei primi due quarti massimi vantaggi sono stati di 6 punti con i Tigers a guidare per 17 minuti: 36 pari a metà gara, con Ross, semifebbricitante(2/8) e solo un 33% al tiro contro il 42% ospite. Nel terzo quarto due triple di Ross, una di Warden, una di Bracelli e un 2+1 di Warden portano il Lugano a +9, 55-46 al 5’. Poi tutto sfuma in palle perse o al vento, Neuchâtel fa 2-13 e va all’ultima pausa sul 59-62. Inizio di ultimo quarto con tre triple di Dell’Acqua e una di Warden che rimettono il Lugano avanti di 8 al 5’, 76-68. Ricuce un po’ il Neuchâtel, ma Hamilton e Ross danno il +7 a 100 secondi dalla sirena che non è più recuperato.
«Una bella prova di carattere, con le difficoltà che abbiamo e un Ross a metà servizio – confessa Montini –: loro senza Acrun, è vero, però guardiamo il nostro roster con anche Matasic e Bernardinello fuori. Insomma, siamo noi a lamentarci».
Quinto posto Tigers e una settimana di pausa dovrebbero ridare energie a tutti.
Spinelli: D. Mladjan 22, Williams 13, Bogues 21, Martino 4, M. Mladjan 0, Zoccoletti 2, Andjelkovic 7, Veri 0, James 4, Stevanovic 2, Galloway 2: Tanackovic.
Lugano: Hamilton 13 e 11 rimbalzi, Bracelli 5, Ross 24 ma 7 palle perse, Dell’Acqua 14, Zinn 13 e 11 assist, Mina 2, Warden 15, Ali 2: Bernardinello e Matasic.