Il sudafricano, condannato nel 2017 a 13 anni per l'omicidio della fidanzata, non potrà parlare con i media: ‘La sua fama non ne fa una persona speciale’
L'ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius uscirà di prigione con la condizionale venerdì, quasi undici anni dopo l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. L'amministrazione carceraria ha confermato mercoledì il divieto di parlare con i media. «Come altre persone in libertà condizionata, Pistorius non può rilasciare interviste ai media – ha dichiarato l'amministrazione carceraria in un comunicato –. Il fatto che Pistorius sia noto al grande pubblico non lo rende diverso dagli altri detenuti e non giustifica alcun trattamento speciale».
A Oscar Pistorius, 37 anni, è stata concessa la liberazione anticipata alla fine di novembre. Secondo la legge sudafricana, un condannato può ottenere la libertà condizionata una volta scontata metà della pena. L'ex atleta dovrebbe essere rilasciato venerdì da un carcere alla periferia della capitale Pretoria. Né l'ora, né i dettagli logistici sono stati resi noti dalle autorità, per motivi di "sicurezza". I giornalisti presenti all'esterno del carcere non avranno la possibilità di "scattare foto o immagini di Pistorius", ha avvertito l'amministrazione carceraria.
Il sei volte campione paralimpico e doppio amputato alle gambe, diventato una leggenda sportiva alle Olimpiadi di Londra del 2012 gareggiando insieme ai normodotati nei 400 metri, è stato condannato in appello nel 2017 a 13 anni e cinque mesi di reclusione. Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2013, aveva sparato quattro volte alla modella 29enne Reeva Steenkamp attraverso una porta della sua casa ultra-sicura di Pretoria. "Blade Runner", come viene soprannominato in riferimento alle sue protesi di carbonio, ha sempre sostenuto di aver creduto che ci fosse un intruso. Il caso ha fatto il giro del mondo.
All'annuncio del suo rilascio anticipato, la madre della vittima, June Steenkamp, ha dichiarato di non credere ancora alla "versione di Oscar" e di essere convinta che egli non si sia "riabilitato" durante la detenzione.
Nell'ambito della libertà vigilata fino al termine della pena, nel 2029, Oscar Pistorius dovrà sottoporsi a una terapia per la gestione della rabbia e della violenza contro le donne.