Agli Europei indoor di Istanbul, la bernese ha conquistato il suo terzo alloro della carriera. Fuori nelle batterie dei 400 Ricky Petrucciani
Da Ajla Del Ponte e Mujinga Kambundji il titolo europeo dei 60 metri indoor rimane in Svizzera. La velocista bernese ha così ottenuto il suo terzo alloro internazionale.
Mujinga Kambundji, che è stata incoronata campionessa mondiale della disciplina il 18 marzo 2022 a Belgrado e ha vinto il titolo dei 200m ai Campionati europei lo scorso agosto a Monaco, si è imposta in 7 secondi netti. Ha battuto la polacca Ewa Swoboda (seconda in 7’’09) e la britannica Daryll Neita (terza in 7’’12).
In controllo durante le batterie (7’’18), convincente in semifinale (7’’05) grazie agli ultimi metri, Mujinga Kambundji ha potuto alzare l’asticella in finale. È partita in quarta e ha fatto segnare il secondo miglior tempo della sua carriera, dopo il 6"96 fatto registrare nella finale dei Campionati mondiali del 2022.
Questa medaglia è già l’ottava in un grande campionato per la due volte sportiva svizzera dell’anno (2019, 2022). Ha inaugurato il suo palmarès nel 2016 ai Campionati europei all’aperto di Amsterdam, vincendo il bronzo nei 100 m, e si è costantemente affermata come una delle migliori velociste del mondo da quando nel 2018 è scesa per la prima volta sotto gli 11" nel rettilineo. «Sono davvero contenta. Sono arrivata in Turchia con il miglior crono stagionale tra le iscritte (7"03, ndr). L’obiettivo era di vincere e stabilire il mio miglior tempo dell’anno e ci sono riuscita», ha affermato la nuova campionessa continentale.
Niente soddisfazioni, per contro, per Ricky Petrucciani. Il ticinese, è stato eliminato già nelle qualificazioni e di conseguenza non ha potuto rincorrere la sua seconda medaglia, dopo l’argento ottenuto lo scorso anno agli Europei outdoor, sempre nel giro di pista. Eppure, Petrucciani era stato protagonista di una buona partenza, ma non è poi riuscito a resistere al ritorno del belga Julien Watrin e dell’olandese Liemarvin Bonevacia. Fuori anche Lionel Spitz che in batteria si è ritrovato contro il campione olimpico dei 400 ostacoli, il norvegese Karsten Warholm, facile vincitore.
Le altre due svizzere in gara nei 60m si sono fermate in semifinale. Le vodesi Sarah Atcho (9ª in 7’’26) e Melissa Gutschmidt (13ª in 7’’30) hanno comunque fatto la loro parte superando il primo turno. Una piccola delusione per Sarah Atcho, che non è riuscita a raggiungere la finale per due centesimi.
Un altro vodese si è distinto venerdì sera. A sorpresa, Loïc Gasch, secondo classificato ai mondiali indoor di salto in alto l’anno scorso a Belgrado, ha ottenuto il biglietto per la finale, che domenica sera riunirà otto atleti. Ha superato l’asticella a 2,19, a un centimetro dal suo miglior salto dell’inverno.
Da segnalare anche il risultato di Nafissatou Thiam. La migliore eptathleta del mondo ha battuto il record mondiale nel pentathlon ottenendo 5055 punti. La belga è stata spinta al limite dalla polacca Adrianna Sulek, seconda con 5014 punti.