SCACCHI

È morto Boris Spassky, leggenda sovietica

L'ex campione del mondo è deceduto all'età di 88 anni. Nella storia rimarrà la sua sfida del 1972 con il prodigio statunitense Bobby Fischer

(Spassky (a sinistra) contro Fischer)
27 febbraio 2025
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L'ex campione sovietico di scacchi Boris Spassky è morto all'età di 88 anni. Era famoso soprattutto per il duello con l'americano Bobby Fischer nel 1972, all'apice della guerra fredda. “Se n'è andata una grande personalità, generazioni di scacchisti hanno studiato e continuano a studiare le sue partite e il suo lavoro. È una grande perdita per il Paese”, ha dichiarato Andrei Filatov, presidente della Federazione scacchistica russa.

Particolarmente dotato e precoce, Boris Spassky, nato nel 1937 a Leningrado (oggi San Pietroburgo), divenne campione del mondo nel 1969. Ma mantenne il titolo solo per tre anni. Nel 1972 giocò e perse la partita che avrebbe segnato la sua vita, in Islanda, contro il prodigio americano Bobby Fischer. Questa partita, che aveva i toni di un confronto geopolitico Est-Ovest, viene ricordata come la “partita del secolo”.

Dopo questa sconfitta, Boris Spassky cadde in disgrazia. Si trasferì in Francia nel 1976 dopo aver sposato una francese di origine russa. Due anni dopo ottenne la cittadinanza francese. Tornò alla ribalta solo molti anni dopo, nel 1992 in Jugoslavia, in una rivincita non ufficiale contro Bobby Fischer, che perse anch'essa.

Gli ultimi anni della vita di Boris Spassky furono segnati da un misterioso conflitto familiare e dal ritorno in Russia in circostanze travagliate.