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I primi 40 anni del Memorial Gander

Il 6 novembre al Palapenz si rinnoverà l’appuntamento con la prestigiosa kermesse chiassese, che presenterà come sempre ospiti di primordine

In sintesi:
  • In un Palapenz completamente ristrutturato, torna ai primi di novembre il Memorial Gander, rassegna ginnica fra le più prestigiose in Svizzera che quest'anno festeggia un importante compleanno
  • Come da tradizione, anche stavolta i partecipanti saranno di altissimo livello: molti dei ginnasti hanno infatti ottenuto strepitosi risultati alle recenti Olimpiadi di Parigi
  • Nelle parole di Alberto Mogliazzi, presidente del comitato organizzatore, i ringraziamenti a tutti i volontari, senza i quali la serata non potrebbe andare in scena
24 settembre 2024
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Era il 1984 quando uno straripante Palapenz accoglieva per la prima volta alcuni fra i più grandi protagonisti del palcoscenico internazionale per la prima edizione del Memorial Gander, manifestazione fortissimamente voluta da Paolo Zürcher, presidente della SFG Chiasso che assunse naturalmente anche la carica di presidente del Comitato di organizzazione del nuovo evento.

Allora a incantare tutti ci pensarono soprattutto il giapponese Koji Gusiken e la rumena Simona Pauca, il primo campione olimpico del concorso multiplo ai Giochi di Los Angeles dello stesso anno, la seconda regina alla trave, sempre alle Olimpiadi californiane. Fu un successo incredibile cui seguirono – a distanza di due anni perché intanto era sorta la collaborazione con Montreux (e poi Morges) che avrebbe intercalato l’organizzazione – altre edizioni che convogliarono a Chiasso praticamente tutto il meglio del firmamento internazionale.

Le grandi star del passato

Dal funambolico cinese Li Ning all’eclettica rumena Ecaterina Szabo; dal grande ‘signore degli anelli’ Yuri Chechi (italiano) alla divina bielorussa Svetlana Boguinskaia, dall’asso pigliatutto dei Giochi di Barcellona – il bielorusso Vitaly Scherbo – all’immensa e meravigliosa russa Svetlana Khorkina; e ancora dal potente bulgaro Jordan Jovtchev all’osannatissimo astro nascente azzurro Vanessa Ferrari, senza dimenticare l’asso tedesco Fabian Hambuchen o la deliziosissima e bravissima russa Angelina Melnikova.

E poi tutti i nostri migliori esponenti: da Sepp Zellweger, il piccolo grande uomo della ginnastica rossocrociata, a Donghua Li, che ci regalò pure una medaglia d’oro olimpica, da Ariella Kaeslin a Giulia Steingruber, formidabili ambasciatrici del nostro movimento femminile, senza dimenticare i passaggi al Palapenz della beniamina di casa Ilaria Kaeslin o – è storia recentissima – di colei che ci ha offerto belle emozioni a Parigi, ovvero Lena Bickel.

Diciannove edizioni chiassesi (nel 2020 il Covid annullò purtroppo l’evento) cui, come accennato prima, si alternarono gli appuntamenti romandi a far da coppia con l’altro grande appuntamento elvetico, la Swiss Cup di Zurigo, che ogni anno va in scena a tre giorni di distanza dal Memorial Gander. Il 6 novembre 2024 sarà dunque l’occasione per vivere e festeggiare la ventesima edizione a quarant’anni da quel magico mercoledì di inizio dicembre del 1984.

La prospettiva di Alberto Mogliazzi, presidente del Comitato organizzatore

Paolo Zürcher fu, come detto, l’anima ideatrice e organizzativa del Memorial Gander. Ne diresse le sorti per 16 edizioni. Poi, nel 2016, gli subentrò l’attuale presidente della Federazione svizzera di ginnastica Fabio Corti, che non poté organizzare l’edizione del 2020 e, considerata la sua elezione a presidente della Fsg, passò il testimone ad Alberto Mogliazzi nel 2022. L’attuale edizione è dunque ancora nelle mani di Mogliazzi che, per la cronaca e per rifare un po’ di storia chiassese, aveva pure ereditato anni prima dallo stesso Corti la presidenza della Sfg Chiasso.

Emozioni e grosse responsabilità che ritornano uguali a due anni di distanza oppure qualcosa nel frattempo è cambiato?

L’emozione non manca mai», assicura Mogliazzi, «ma questa volta la sento più come qualcosa di positivo, mentre due anni fa ricordo che era più una sensazione di ansia poiché mi trovavo per la prima volta a gestire una grande manifestazione dopo 4 anni di pausa forzata a causa del Covid. Inoltre sapevamo che il Palapenz era in condizioni pessime e andava ristrutturato, e oltretutto, per la prima volta nella storia, c’era la concomitanza con l’inizio dei Campionati mondiali di calcio in Qatar che, temevo, ci avrebbero tolto interesse e pubblico. Le responsabilità, invece, fanno parte del ruolo che ricopro e le sento eccome, soprattutto per quanto riguarda la gestione finanziaria dell’evento, che è quasi tutta sulle mie spalle.

Ma quali sono le difficoltà maggiori a livello di organizzazione di un simile evento, che con la Swiss Cup è la massima espressione di carattere competitivo a livello nazionale?

È una fortuna poter condividere l’evento con la Federazione svizzera di ginnastica, organizzatrice della Swiss Cup a Zurigo, poiché essa si occupa delle relazioni internazionali con le Federazioni straniere e degli inviti dei ginnasti, i quali vengono volentieri in Svizzera per presenziare ai due eventi ravvicinati. Il loro supporto è prezioso e per noi indispensabile. A noi competono invece la ricerca delle risorse finanziarie, le questioni logistiche, l’ospitalità delle delegazioni e l’allestimento del campo, che viene preparato e trasportato solo per noi da Marsiglia. Queste sono solo alcune delle questioni delle quali dobbiamo occuparci, ma mi ritengo fortunato poiché posso contare su una ventina di collaboratrici e collaboratori capaci e motivati.

Quest’anno intanto ci si ritroverà in un Palapenz rimesso a nuovo…

Esattamente, e trovo che la ristrutturazione sia riuscita molto bene. La struttura è molto più accogliente e sicura, e inoltre, grazie alla posa di nuove tribune, anche i posti per gli spettatori sono leggermente aumentati, tutti rigorosamente seduti su comodi seggiolini».

Possiamo immaginare dunque che l’ambizione di un presidente sia principalmente quella di vedere gli spalti totalmente occupati…

Hai perfettamente ragione, il mio sogno è quello di poter vedere il Palapenz esaurito, e devo dire che la prevendita sta andando molto bene. Stiamo lavorando per ingaggiare qualche ‘big’ che era presente alle recenti Olimpiadi di Parigi, ma per il momento non mi posso ancora sbilanciare. Il pubblico non rimarrà deluso. E poi ci saranno i ginnasti rossocrociati, che tanto bene hanno fatto agli Europei e alle Olimpiadi: anche loro contribuiranno ad arricchire lo spettacolo.

Kovtun e Nemour primi nomi eccellenti

Nel frattempo, dopo che la chiacchierata con il presidente Mogliazzi si era già ‘consumata’, sono giunte, col botto, le prime prestigiose adesioni alla nuova edizione del Memorial Gander, in calendario mercoledì 6 novembre.

Hanno infatti già garantito la loro presenza l’ucraino Ilia Kovtun, argento a Parigi nella finale alle parallele, e soprattutto la splendida algerina Kaylia Nemour, la diciassettenne che ha regalato al Paese africano la prima clamorosa medaglia d’oro olimpica grazie a una strepitosa esibizione alle parallele asimmetriche. Ma siamo solo agli inizi, altri grandi nomi potrebbero presto aggiungersi.

Intanto, si sa che le altre nazioni rappresentate a Chiasso saranno Usa, Brasile, Italia, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Austria e naturalmente Svizzera. È intanto già iniziata la prevendita per l’evento del 6 novembre. Tutte le informazioni relative a prezzi, disposizione delle tribune e acquisto diretto dei biglietti si trovano sul sito ufficiale www.memorialgander.ch.

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