Il meglio della disciplina a livello svizzero si è data appuntamento sabato alla Gottardo Arena di Ambrì
Assegnati in quel di Ambrì i trofei di Supercoppa femminile e maschile di pallamano, sport quasi ancora del tutto sconosciuto nel Canton Ticino, ma molto amato e diffuso nella Svizzera tedesca. L'evento, sperano gli organizzatori, potrebbe aver dato un impulso alla crescita della disciplina anche alle nostre latitudini. Gioco non facile da decifrare per il cronista profano, si rivela comunque avvincente, grazie soprattutto alla velocità, all'intensità, ai rapidi capovolgimenti di fronte, all'altissima frequenza con cui giungono le segnature e ai contatti, più numerosi e più duri di quanto ci si potesse aspettare.
Per quanto riguarda la partita femminile, il Brühl vincitore dell'ultimo campionato (33 titoli nazionali e 12 Coppe Svizzere in bacheca) e grande favorito alla vigilia, si è imposto sull'Amicitia Zurigo (Grasshopper). Il successo delle sangallesi non è mai stato messo in discussione, tranne in un frangente nel corso del primo tempo, quando le zurighesi si sono ritrovate al comando per 6-5. Dopodiché, come detto, la supremazia delle campionesse svizzere è stata piuttosto netta, specie nei secondi 30 minuti di gioco, quando il divario nel punteggio si è fatto sempre più consistente, fino al 35-22 finale.
Per il Brühl – che si è mostrato molto efficace in difesa oltre che in attacco – si tratta della seconda affermazione consecutiva nella Supercoppa (5 successi in questa manifestazione), mentre per le tigurine – che avevano fra l'altro un organico anche numericamente inferiore – era la prima presenza. Premiate come migliori in campo K. Erni per il Grasshopper e il portiere Brütsch per il Brühl, autrice di ben 11 parate.
Brühl San Gallo - Amicitia Zurigo Grasshopper: (15-12) 35-22
Più tesa, già dalle prime battute, la sfida maschile, che metteva di fronte i Kadetten Schaffhausen, campioni svizzeri, al Kriens-Lucerna: fra le due squadre c'è accesa rivalità, e a dimostrarlo sono anche i frequenti scontri, le difese assai arcigne e il nervosismo che regna in campo. Grande equilibrio nei punteggi parziali, con vantaggio massimo di due lunghezze per gli sciaffusani, e di un solo punto a favore degli svizzero-centrali. Nel primo tempo, giocato a ritmi elevati, a mettersi evidenza è soprattutto Pilipovic, portiere dei Kadetten autore di diversi interventi provvidenziali. Sull'altro fronte, ottima prova di Steenaerts e di Obranovic, ex di turno. Sceso in campo coi favori del pronostico, lo Sciaffusa – almeno nella prima parte di gara – non è riuscito a far valere il suo maggiore tasso tecnico.
Il sostanziale equilibrio permane anche all'inizio della ripresa, ma presto il massimo vantaggio dei campioni svizzeri sale a quattro lunghezze (23-19), quando al termine del match mancano venti minuti. Segno che forse la resistenza del Kriens sta venendo meno? Non sembrerebbe, perché poi gli svizzero-centrali firmano un parziale di 3-0 e si rifanno sotto (23-22), e da lì in avanti riescono a rimanere abbastanza incollati ai vincitori del campionato, ritrovando addirittura la parità a quota 27 e a sfiorare il vantaggio con Sigrist, che però colpisce in contropiede la base del palo. Si prosegue dunque nel testa a testa fino agli scampoli conclusivi del match, che si fanno drammatici proprio per via dell'incertezza che regna. A 1'30" dalla fine, il Kriens passa al comando (29-28), non succedeva dai primi minuti del primo tempo, ma il pareggio è immediato, e così si va all'overtime. Nel primo supplementare, all'inizio Sciaffusa fa valere la maggiore la maggiore esperienza e accumula presto due lunghezze di vantaggio (32-30), ma di nuovo il Kriens ricuce lo strappo. Alla fine, ad ogni modo, a imporsi è la squadra meglio attrezzata e dalla difesa più efficace, cioè i campioni svizzeri dello Sciaffusa, che mettono in bacheca la loro Supercoppa numero 16.
Da segnalare una coda polemica al match: quando la gara non è ancora terminata – mancavano forse un paio di secondi – i giocatori sciaffusani entrano in campo per festeggiare, commettendo così un'infrazione (troppi elementi in campo), e dunque il Kriens fa reclamo e i giudici paiono all'inizio intenzionati ad accoglierlo, ma poi decidono di non intervenire e dunque di convalidare il risultato finale di 35-34. Insigniti del premio di migliori in campo Steeaerts per i lucernesi e Rikhardsson fra i Kadetten.
Kadetten Sciaffusa - Kriens/Lucerna: (15-14) (29-29) (33-32) 35-34 dts