pattinaggio

Russia e Canada contestano il podio di Pechino 2022

Mosca rivendica la medaglia d'oro conquistata sul ghiaccio, mentre i canadesi chiedono la squalifica dei russi

Kamila Valieva, la pattinatrice squalificata e alla base di questa bufera
26 febbraio 2024
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Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha annunciato che i pattinatori russi e canadesi contestano il podio dell'evento a squadre delle Olimpiadi del 2022, stabilito dopo la sospensione della pattinatrice russa Kamila Valieva per doping. Dopo due anni, l’Unione internazionale di pattinaggio (Isu) aveva ritirato i punti di Kamila Valieva dalla squadra russa, che inizialmente aveva vinto l'evento, relegandola al terzo posto dietro a Usa e Giappone. Questa decisione, emessa in seguito alla condanna della pattinatrice russa a una sospensione retroattiva di quattro anni per doping a partire dal 25 dicembre 2021, aveva lasciato i canadesi al quarto posto della manifestazione, quando invece speravano di riconquistare il bronzo. Gli otto membri della squadra canadese si sono rivolti al Tas per rivendicare il terzo posto, sostenuti dalla loro Federazione e dal loro Comitato olimpico.
D’altro canto, in tre procedimenti separati, anche Comitato olimpico russo, Federazione russa e sei pattinatori russi – tra cui Kamila Valieva – hanno impugnato la decisione dell'Isu per chiedere di essere reintegrati e quindi di ricevere la medaglia d'oro.
Il Tribunale arbitrale dello sport ha dichiarato che «dato lo stato di avanzamento del procedimento, non è possibile fornire alcuna indicazione sulla data di un'eventuale udienza». Da parte sua, il Cio non ha ancora indicato quando si terrà la cerimonia di consegna delle medaglie, né in quale sede, mentre gli americani hanno chiesto che venga organizzato un podio alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Kamila Valieva, all'epoca quindicenne, è risultata positiva a un controllo dell'agenzia antidoping russa (Rusada) alla trimetazidina, sostanza vietata perché migliora la circolazione sanguigna. Tuttavia, poiché la Rusada è stata sospesa dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada), il suo campione è stato analizzato dal laboratorio accreditato Wada di Stoccolma, che ha reso noto il risultato nel bel mezzo delle Olimpiadi di Pechino 2022, dopo la gara a squadre.