Solo 9 secondi al traguardo fra il brasiliano e lo svedese Ekström; nelle moto successo dell'argentino Benavides
Lucas Moraes su Toyota ha conquistato sul filo di lana la terza frazione del Rally Dakar, in svolgimento in Arabia Saudita. Il brasiliano ha preceduto di soli 9 secondi lo svedese Mattias Ekström su Audi. La tappa – una speciale di 440 km – era costellata di tratti pietrosi che hanno provocato diverse forature, ma anche di sezioni con dune e piste sabbiose. Terzo sul podio a 1'09", sempre fra le auto, il saudita Yazeed Al-Rajhi su Toyota, che prende il comando della classifica generale con 29" sullo spagnolo Carlos Sainz, che lunedì ha chiuso sesto.
Rimpianti per il qatariota Nasser Al-Attiyah (Prodrive) e il suo copilota Mathieu Baumel, che sono stati al comando della frazione fino al km 404, quando è stata loro fatale la terza foratura di giornata, che li ha costretti a chiudere con un ritardo di oltre 4 minuti. Tre gomme da cambiare anche per il francese Sébastien Loeb (Prodrive), giunto al traguardo a oltre 23 minuti dal vincitore di giornata.
Nelle moto, successo dell'argentino Kevin Benavides (Ktm), il campione in carica, che si è imposto anche grazie alla penalità inflitta al cileno Pablo Quintanilla (Honda), che ha vinto la tappa ma è poi stato punito con 6 minuti per eccesso di velocità. Da segnalare il ritiro per un problema meccanico del britannico Sam Sunderland (GasGas), vincitore due volte della prestigiosa gara. Dopo l'arrivo, i concorrenti hanno avuto a disposizione due ore per riparare i loro mezzi, dopodiché hanno raggiunto la zona del bivacco, dove auto e moto sono rimaste chiuse in un parco inaccessibile fino a martedì mattina, alla ripresa del raid. Terreno scorrevole quello previsto per la quarta tappa, ma non privo di insidie, specie per via dell'estrema lunghezza – 631 km di cui 299 di speciale – che unirà Al-Salamiya ad Al-Hofuf.