Anche gli americani dicono la loro sulla presenza degli atleti di Russia e Bielorussia a Parigi. ‘Dev’essere chiaro che non rappresentano il loro Paese’
Dopo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche gli Stati Uniti dicono la loro sulla questione degli atleti russi (e bielorussi) ai Giochi di Parigi dell’anno prossimo. Tuttavia, la posizione di Washington è di parziale apertura: sì alla loro presenza, no agli inni e all’esposizione di bandiere. «Deve essere assolutamente chiaro che non rappresentano la Russia o la Bielorussia» ha affermato il portavoce dell’esecutivo a stelle e strisce, Karine Jean-Pierre, ricordando che «gli Usa hanno sostenuto la sospensione degli organismi sportivi dei due Paesi dalle federazioni sportive internazionali» dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
La partecipazione di russi e bielorussi ai Giochi di Parigi 2024 è oggetto di crescente dibattito: Kiev vuole che i russi siano banditi dalle competizioni, richiesta sostenuta da Paesi baltici e Polonia, mentre il Comitato olimpico russo ritiene che i propri atleti debbano poter partecipare senza restrizioni. Il Cio dal canto suo ha recentemente proposto una tabella di marcia per organizzare il ritorno degli atleti sotto bandiera neutrale, a condizione che «non abbiano sostenuto attivamente la guerra in Ucraina».