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Jérémy Desplanches, la lombalgia che non ci voleva

Il ginevrino si avvicina agli Europei in condizioni fisiche tutt’altro che perfette: ‘Ma sto stringendo i denti per un posto in finale nella 200 stile’

8 agosto 2022
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Il 2022 è un anno di transizione, ma non certo un anno di riposo per Jérémy Desplanches. Vittima di una lombalgia all’indomani dei Campionati svizzeri estivi di metà luglio, il ginevrino non arriva agli Europei di Roma (11-17 agosto) con lo spirito migliore. Tuttavia, «sto stringendo i denti», dice.

Jérémy Desplanches ha comunque ritrovato un po’ di colore dopo i Campionati del mondo di Budapest, dove non è riuscito a raggiungere le semifinali dei 200 metri piani. «Sinceramente, a Budapest mi si è spezzato il cuore. Poi ho avuto due settimane superbe di allenamento», racconta la medaglia di bronzo delle Olimpiadi di Tokyo 2021.

E ai Campionati svizzeri di Sursee (14-17 luglio) si è presentato in eccellenti condizioni. «Lì ho fatto segnare i miei migliori tempi dell’anno. Ho anche ottenuto il miglior tempo della mia carriera nei 400 m liberi. Ma quando mi sono svegliato il lunedì per allenarmi, non riuscivo a muovermi. Ho passato tre giorni senza poter camminare. Poi ho provato di tutto, con massaggi ed elettrodi. Ero così disperato che avrei accettato l’iniezione di un veterinario», ride Jérémy Desplanches.

A fine mese ha deciso di recarsi all’Hôpital de la Tour di Meyrin per sottoporsi a infiltrazioni, una grande novità per lui. «Avevo dieci giorni di tempo per risolvere questo problema, altrimenti avrei potuto chiudere la mia stagione – sottolinea il vicecampione del mondo 2019, che ammette di essere già stato a un passo dal rinunciare ai Mondiali di Budapest –. La mia schiena sta meglio. Soffro nelle partenze e nelle virate, ma stringo i denti: mi restano ancora due settimane prima delle vacanze».

Obiettivo, un posto in finale

Consapevole che i Mondiali sarebbero arrivati troppo presto dopo il suo cambio di allenatore e di regime di allenamento, Jérémy Desplanches ha fatto degli Europei il suo grande appuntamento stagionale. Combattente nato, non ha alcuna intenzione di arrendersi: «Non mi nascondo: punto alla finale dei 200 metri. Dopodiché, si vedrà».

In gara al Foro Italico il 16 e 17 agosto nella sua disciplina preferita, il ginevrino ritiene di poter avvicinare l’1’57’’00, mentre il suo miglior tempo dell’anno è 1’58’’29. «Basterà per salire sul podio? Non credo – afferma la doppia medaglia europea (oro nel 2018, argento nel 2021) –. Vorrei soprattutto riuscire a ottenere un buon tempo per rassicurare me stesso. E se per caso dovessi vincere una medaglia, sarebbe la più difficile da conquistare. Perché quest’anno non avevo proprio bisogno di questa ulteriore lombalgia».

Jérémy Desplanches ha dovuto fare i conti con il dolore alla spalla lo scorso autunno, prima di cadere vittima del Covid alla fine dell’inverno. «Il Covid mi ha indebolito per quasi due mesi», racconta il biondo spilungone.

La lombalgia, che lo ha bloccato, lo ha anche costretto a cambiare la sua routine pre-gara. «Di solito, riduco progressivamente il numero di chilometri nuotati tre settimane prima della competizione, per mantenere la massima freschezza possibile e la stessa intensità. Il problema fisico mi ha costretto a passare da 15 a 0 chilometri in un colpo solo, prima di tornare a 15 chilometri per poter iniziare un periodo di allenamento molto più breve», spiega Jérémy Desplanches, che si metterà alla prova per la prima volta nella vasca grande di Roma il primo giorno di gara (11 agosto) durante le manche della 4x200 m stile libero.

Non è quindi con totale fiducia che il romando è arrivato a Roma. «Non sono sereno come negli anni precedenti. Sono consapevole di non essere stato regolare in questa stagione. Ma sto lottando per darmi una possibilità, e sono… caldo», ha concluso.