Il Covid miete altre vittime: da Locarno non partono in trenta. Ritirate tre squadre intere e la maglia gialla
Dopo Gino Mäder (problemi intestinali) la Svizzera ha perso una seconda punta di diamante, con il ritiro di Marc Hirschi, 23enne dell’Uae. Il bernese è risultato positivo al Covid e lamenta sintomi deboli. Tutti gli altri membri della squadra araba e il loro staff sono risultati negativi, tuttavia si è deciso di togliere l’intero gruppo, tra cui il compagno di camera di Hirschi e suo connazionale Joel Suter, dalla competizione.
Hirschi si trovava al dodicesimo posto della classifica generale, con 1’03" di ritardo dal leader Vlasov, 53" dei quali accumulati nella tappa di ieri con arrivo a Novazzano che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe invece dovuto proprio avvantaggiare l’elvetico.
Ma proprio lo stesso Vlasov ha dovuto alzare bandiera bianca, anche lui causa Covid, così come le intere squadre della Bahrain (che già aveva perso Mäder), dell’Alpecin (con Silvan Dillier) e della Uae. Invece l’Ef e l’Israel hanno ritirato numerosi dei loro corridori, tra cui gli elvetici Stefan Bissegger (Ef) e Reto Hollenstein (Israel). In tutto sono trenta i partecipanti costretti al ritiro (solo 93 i superstiti) prima della terz’ultima tappa, che collega Locarno a Moosalp. La direzione, in collaborazione con i rappresentanti dell’Uci, ha infatti deciso di proseguire la corsa.
La nuova classifica generale vede in vetta il danese dell’Israel Jakob Fuglsang, che vanta un secondo di margine su Geraint Thomas (Ineos). Il miglior svizzero, Stefan Küng, sale al quarto posto a dieci secondi dal primo in graduatoria.