Nell’ultima tappa del trittico successo di Barbara Tunesi Schwank tra le donne e di Manuele Ren e Feliciano Pawlowski tra gli uomini, appaiati sul podio
Si è concluso a Cureglia il trittico di prove di corsa d’orientamento sprint Fragori. Realizzato dalla società luganese C.O. Aget, ha laureato vincitori fra le Donne A Barbara Tunesi Schwank (Asco Lugano) e negli Uomini A Manuele Ren (Asco Lugano). La Schwank si è imposta per la sua regolarità, confermata anche nella tappa conclusiva, terminata al sesto rango. Pure molto regolare nelle prestazioni la seconda classificata della generale, Elena Guglielmetti Asmus (Gold Savosa), che concede alla vincitrice solo 70 punti. Al terzo rango della classifica generale si è inserita la più veloce nelle strade di Cureglia, Elisa Bertozzi (Gold Savosa), che ha però disputato solo due gare e non ha potuto così dire la sua anche nel punteggio complessivo. Lo stesso vale per la seconda ragazza della classifica di tappa, Elena Pezzati (Scom Mendrisio), mentre non hanno preso il via a Cureglia le due leader di classifica dopo le prime due tappe, Sofia Chiodoni (Asco Lugano) e Arianna Arpagaus (C.O. Aget Lugano), finite così al quinto e sesto rango della classifica finale a punti.
La corsa maschile ha avuto quale vincitore netto Manuele Ren, impostosi in tutte le tre tappe. Nella frazione di Cureglia è stato affiancato sul podio di serata da Feliciano Pawlowski (O-92 Piano di Magadino) che ha terminato il percorso a parità di secondi, assicurandosi il terzo rango della generale, dietro allo junior Giovanni Gattoni (C.O. Aget Lugano). Come molti altri atleti di punta, Manuele Ren ha sbagliato in fase di avvio, nella discesa che da Comano portava al nucleo di Cureglia, dove erano posizionati i primi punti di controllo dei tracciati, in apparenza facili, ma che hanno confuso più di un concorrente. Un’altra fase critica dei percorsi è stata quella conclusiva, a ridosso e dentro il Parco Rusca, dove era installato il traguardo. Lì i punti di controllo ravvicinati e la stanchezza affiorante hanno ingannato alcuni concorrenti, che si sono dimenticati di registrare con il chip elettronico il passaggio a l’una o l’altra delle lanterne biancorosse. Sono finiti fuori classifica anche degli atleti che non hanno rispettato le zone private segnate con l’apposito colore oliva sulla cartina in scala 1:4000. Nella concitazione della gara e per la velocità succede a volte di transitare per sbaglio in zone dall’accesso vietato. Con grande fair play, questi atleti (Elia Ren, Mattia Lunghini, Marco Baiardi, Emma Kocsis) si sono auto-esclusi dalla classifica di giornata, segnalando il loro errore al momento della lettura del chip elettronico.
313 concorrenti hanno preso il via della gara. Molti i ragazzi delle scuole al debutto in una gara, in coppia o anche da soli. Nel computo complessivo delle tre prove resta da notare che, nelle categorie che prevedevano l’abbinamento fra giovani e seniores, i giovani sono stati più rapidi, tranne nella classe di età delle signore dai quaranta ai cinquanta anni di età.