CICLISMO

La prima volta di Burgaudeau, Roglic resta in giallo

Alla Parigi-Nizza non cambia la leadership. Waren Barguil vince alla Tirreno-Adriatico, corsa dominata da Tadej Pogacar

11 marzo 2022
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È stata una questione di pochi metri, ma alla fine Mathieu Burgaudeau, giovane francese di 23 anni è riuscito a precedere il plotone al termine della sesta tappa della Parigi-Nizza, firmando così il suo primo successo da professionista. Il corridore della TotalEnergies, compagine diretta da Jean-René Beraudeau, è partito a 8 chilometri dall’arrivo di Aubagne ed è riuscito a resistere in extremis al ritorno in forza del plotone... «Non era previsto che attaccassi, dovevamo in primo luogo proteggere Pierre Latour (3º della generale), ma avevo gambe molto buone e sarebbe stato stupido non provarci – ha spiegato il transalpino –. Sull’ultimo strappo sono andato a chiudere su un tentativo e mi sono accorto di essere rimasto davanti tutto solo. A quel punto mi sono detto che dovevo soltanto andare "a palla". Ho approfittato degli ultimi chilometri, quando il terreno si è fatto tortuoso e per il plotone è stato difficile inscenare un vero inseguimento».

Alle spalle di Burgaudeau si sono piazzati il danese Mads Pedersen e il belga Wout van Aert. La tappa più lunga della Corsa verso il sole (213,6 km) ha lasciato immutata la classifica generale, con Primoz Roglic in giallo con 39" di vantaggio sul britannico Simon Yates e 41" su Latour. Domani lo sloveno ritroverà terreno a lui favorevole con l’arrivo in quota al col de Turini, dopo 155,2 km. L’ascensione finale, 15 km al 7,3%, nel 2019 aveva visto la vittoria del colombiano Daniel Martinez (ora 4º s 56"), davanti al connazionale Miguel Angel Lopez, con Egan Bernal che si era impossessato della maglia di leader. La Parigi-Nizza si concluderà domenica.

Warren Barguil nella Tirreno-Adriatico

La quinta frazione della Tirreno-Adriatico è andata al francese Warren Barguil. Al termine dei 155 km tra Sefro e Fermo, ha preceduto il belga Xandro Meurisse e l’italiano Simone Velasco. Barguil, membro di una fuga a 12 iniziata a un centinaio di chilometri dal traguardo, ha attaccato una prima volta ai meno 5 km e una seconda, quella decisiva, ai piedi dello strappo di Fermo (3 km con punte fino al 21%). Lo sloveno Tadej Pogacar rimane leader della Corsa dei due mari. Domani, tappa regina con due scalate del Monte Carpegna (6 km al 9,9%), negli Appennini.