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Marco Odermatt e Belinda Bencic sportivi svizzeri del 2021

Premiati lo sciatore secondo della scorsa generale di Coppa del mondo e la tennista oro (in singolare) e argento (in doppio) ai Giochi olimpici di Tokyo.

12 dicembre 2021
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Non ce l’hanno fatta Noè Ponti, Lara Gut-Behrami e Ajla Del Ponte a laurearsi migliori sportivi svizzeri del 2021, ma la concorrenza per i tre ticinesi era davvero molto alta, con i due premi principali che sono andati a Marco Odermatt e a Belinda Bencic.

Tornata nella sua versione tradizionale dopo un’edizione 2020 che, causa Covid, era stata adattata e aveva premiato i migliori sportivi elvetici dalla creazione, nel 1950, del concorso (eletti Roger Federer e Vreni Schneider), la serata di gala tenutasi a Zurigo ha visto i vari titoli assegnati grazie alle preferenze espresse dagli stessi sportivi d’élite, dai media e dal pubblico a casa.

Voti che hanno eletto miglior sportivo svizzero del 2021 lo sciatore 24enne di Buochs, capace di chiudere la generale di Coppa del mondo di sci 2020/2021 (così come le classifiche di gigante e superG) al secondo posto, preceduto al termine di un testa a testa entusiasmante solo dal francese Pinturault. Il nidvaldese con il 33,97% delle preferenze si è piazzato davanti al collega Beat Feuz (17,16) e al nuotatore Jérémie Desplanches (15,36), mentre Ponti – bronzo nei 100 m delfino alle Olimpiadi di Tokyo – ha chiuso con il 12,29%, tra i due specialisti della mountain bike Mathias Flückiger (4o con 12,36) e Nino Schurter (8,86).

Al femminile invece ha trionfato (con il 26,28% dei voti) la tennista 24enne di Flawil, capace ai Giochi in Giappone di conquistare uno splendido oro nel singolare e un altrettanto entusiasmante argento nel torneo di doppio (in coppia con Viktorija Golubic). Sul podio anche Gut-Behrami – vincitrice del premio nel 2016 e autrice di un grande 2021 con il secondo posto nella generale di Cdm, la coppetta di superG e le tre medaglie, due ori e un bronzo, ai Mondiali –, la quale con il 17,18% è finita dietro alla specialista della mountain bike Jolanda Neff (20,2) ma davanti nell’ordine alla campionessa olimpica nella carabina Nina Christen (15,19), all’altra ticinese Del Ponte – 12,47% di voti per colei che ha chiuso al quinto posto (miglior europea) la finale dei 100 m olimpici ed è scesa per cinque volte sotto gli 11 secondi (con record nazionale di 10"90) in stagione – e alla sprinter Mujinga Kambundji.

Premiati la Nati di calcio e l’Mvp Sommer, Marcel Hug atleta paralimpico, Tesler allenatore

Il riconoscimento per la squadra dell’anno è andato (con il 20,4 per cento delle preferenze) per la decima volta alla nazionale maggiore di calcio, capace di far sognare tutta una nazione raggiungendo con Vladimir Petkovic alla guida i quarti di finale agli Europei (e sfiorando la qualificazione alle semifinali con la sconfitta ai rigori contro la Spagna) e in seguito centrando con Murat Yakin in panchina la qualificazione diretta ai Mondiali del prossimo anno in Qatar a spese dell’Italia. Precedute Bencic/Golubic (argento a Tokyo) e la 4x100 m femminile (quarto posto per Dietsche, Del Ponte, Kambundji e Kora sempre agli ultimi Giochi).

Protagonista con la Nati (come dimenticare il rigore parato a Mbappé), il portiere del Borussia Mönchengladbach Yann Sommer si è aggiudicato anche il titolo di Mvp del 2021, assegnato al miglior rossocrocciato inserito in uno sport di squadra e che l’ha visto precedere il cestista Clint Capela e il portiere di hockey Leonardo Genoni.

Atleta paralimico dell’anno è stato designato il mm Marcel Hug, capace alle Olimpiadi di conquistare sulla sua sedia a rotelle ben 4 ori (800, 1500, 5000 m e maratona). Risultati che gli hanno permesso di chiudere nella speciale classifica davanti a Manuela Schär e Heinz Frei.

Infine il premio di miglior allenatore è finito tra le mani del 47enne tirolese Edmund Telser, artefice dell’incredibile bottino di medaglie raccolto dalle cicliste elvetiche a Tokyo, con la clamorosa tripletta nella prova élite di cross country nella mountain bike (Jolanda Neff oro davanti a Sina Frei e Linda Indergand) e l’argento di Marlen Reusser nella prova su strada a cronometro.