Erano giunti nella capitale cinese, dove sono state introdotte nuove restrizioni, per partecipare a gare-test in vista dei Giochi del prossimo febbraio
Tre sportivi stranieri che partecipavano a delle gare-test in vista delle Olimpiadi in programma a febbraio a Pechino sono stati posti in quarantena in quanto positivi al coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità cinesi, precisando come uno di loro, specialista del salto in lungo, è stato testato positivo al suo arrivo all’aeroporto pechinese a inizio novembre, sorte toccata poi anche a un altro membro della sua squadra. Asintomatici, entrambi gli atleti (di cui non è stata rivelata la nazionalità) sono stati isolati in un hotel e non è stata necessaria l’ospedalizzazione. In seguito anche una terza persona, membro di una selezione di slittino e venuto a stretto contatto con gli altri due positivi, è stata messa in quarantena.
Sono circa 2’000 gli stranieri che dal mese scorso stanno partecipando a delle prove nei siti che accoglieranno le gare a cinque cerchi dal prossimo 4 febbraio in Cina, Paese dal quale nel 2019 è partita la pandemia ma che grazie anche a misure drastiche è quasi riuscito a debellare il Covid, con i nuovi casi giornalieri attestati a 35 unità su scala nazionale. Nonostante ciò, la città di Pechino mercoledì ha imposto nuove restrizioni a chi arriva nella capitale, con in particolare un test negativo necessario a prescindere dal luogo di provenienza.
Ricordiamo che per i Giochi il pubblico sarà unicamente residente in Cina e gli atleti dovranno essere vaccinati o sottostare a una quarantena di tre settimane, oltre a dover vivere in una bolla sanitaria e sottoporsi a test di depistaggio quotidiani.