Ginnastica artistica

Repulisti nella ginnastica, via Martin e i suoi assistenti

La Federazione svizzera licenzia con effetto immediato il tecnico dell'artistica femminile. Via al progetto 2028/2032

1 settembre 2021
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La federazione svizzera di ginnastica (Fsg) ha deciso di svoltare, dando via al nuovo corso del settore della ginnastica artistica femminile. Lo staff degli allenatori, guidato dal francese Fabien Martin, è stato sollevato dall’incarico con effetto immediato. Un provvedimento che non è figlio solo degli scandali emersi nei mesi scorsi, bensì anche della situazione sportiva (mancano i risultati, il divario tra Giulia Steingruber e le colleghe è troppo ampio e una qualificazione a Parigi 2024 è pressoché esclusa). 

Sono molte le novità in casa Fgs: un nuovo presidente centrale nella persona del ticinese Fabio Corti, una nuova direttrice, Béatrice Wertli, un nuovo responsabile dello sport d'élite, David Huser. Tutti confrontati a un passato torbido ma desiderosi di dare un nuovo impulso alla ginnastica svizzera, conducendola verso un futuro più sereno.

Il nuovo apparato dirigenziale è sostenuto dal Comitato etico diretto dall’avvocato Daniel Mägerle, creato immediatamente dopo che erano state rese pubbliche le accuse all’indirizzo degli allenatori della nazionale femminile di ginnastica artistica.

L'obiettivo di fare pulizia non è ancora stato raggiunto. Il processo è in corso ed è lungo, ma «siamo sulla buona strada», ha assicurato Béatrice Wertli a nome della direzione della federazione.

I fatti gravi accaduti nel settore dell’artistica vennero alla luce lo scorso ottobre, quattro mesi dopo le accuse lanciate dalle colleghe della ritmica, anch’esse rivolte contro le allenatrici, per i metodi di allenamento ritenuti intollerabili. Sotto accusa finì proprio Fabien Martin, al quale si imputò una “cultura della paura” fatta di abusi, umiliazioni e intimidazioni. Il coach francese si è però professato innocente, difendendosi definendo la ginnastica «uno sport nel quale le conversazioni sono numerose e non sempre facili, in cui ciascuno vive le relazioni a modo suo».

La natura del problema, però, è profonda. Un’analisi interna ha portato alla luce la mancata assunzione di responsabilità dello staff tecnico al di fuori della palestra. Il Comitato etico ha sentenziato che sono troppo poche le misure adottate a tutela della salute mentale e fisica delle atlete, raccomandando alla Fsg di interrompere la collaborazione con gli allenatori. Il licenziamento è per la fine di novembre, ma da subito la separazione ha effetto immediato. Gli allenamenti saranno affidati a tecnici poco conosciuti.

Il progetto 2028/2032 finanziato da Swiss Olympic - non è previsto un ridimensionamento come invece è stato il caso per la ritmica - è stato lanciato in collaborazione con i centri regionali, con lo scopo di preparare una squadra che possa competere a Los Angeles e a Brisbane, visto che Parigi non è un’opzione realistica.