Con la staffetta mista, il verbanese stacca l'ottavo tempo, l'ultimo utile per agguantare un posto nella gara che assegnerà le medaglie
Il quarto giorno di gare nella piscina di Budapest, teatro dei Campionati europei di nuoto, regala altre soddisfazioni e speranze per la Svizzera, che qualifica per la finale la staffetta mista (con, fra gli altri, il gambarognese Noè Ponti), mentre Lisa Maimé (200 m rana) e Antonio Djakovic (200 stile libero) sono pienamente in corsa per centrare pure loro questo obiettivo.
La staffetta mista composta da Thierry Bollin (dorso), Lisa Maimé (rana), Noè Ponti (delfino) e Maria Ugolkova (stile libero) ha comunque faticato a staccare il biglietto per la finale della 4 x 100, riuscendoci nel tempo di 3'46"85, sinonimo di ottavo miglior tempo su un totale di 27 nazioni (con i britannici a guardare tutti dall'alto con il tempo di 3'43"30).
Un'ora prima della staffetta, Lisa Mamié si è mostrata convincente nei 200 m di rana. La 22enne zurighese ha completato la sua gara in 2'24''47, ottenendo ancora una volta il limite richiesto per Tokyo. Solo la russa Yevgenia Chikunova (2'23''92) e la britannica Abbie Wood (2'24''16) hanno nuotato più velocemente. Altrettanto bene ha fatto Antonio Djakovic, pure lui promosso al secondo turno dei 200 stile libero al termine di una buona gara: 1'47''28 il tempo del turgoviese, che ha così stabilito il nuovo record svizzero sulla distanza. Solo quattro dei 75 concorrenti scesi in acqua sono stati più veloci di lui. Il sesto classificato nei 400 m a questi Europei ha quindi un'ottima possibilità di centrare la finale dei migliori otto dei 200 m. Il russo Martin Malyutin, campione europeo sulla distanza doppia è stato il più veloce nelle batterie di qualificazione. Batterie che, per i colori rossocrociati, hanno promosso pure Nils Liess (1'48''13 per lui).