Lo spagnolo dell'Astana vince in solitaria la seconda tappa all'arrivo in salita a Sestao, ma l'attacco non mette in pericolo il primato dello sloveno
Un arrivo in salita dopo 154 chilometri a Sestao, a nord ovest di Bilbao, è il trampolino di lancio ideale per Alex Aranburu, iberico dell'Astana che lascia tutti di stucco a dieci km dal traguardo, vincendo in solitaria la seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi con una quindicina di secondi di vantaggio sui suoi più immediati inseguitori, gruppetto regolato da un altro spagnolo, Omar Freile.
L'iniziativa di Aranburu - che festeggia il suo primo successo in una prova valida per il World Tour - non intacca in alcun modo la leadership di Primoz Roglic, che difende il primato della corsa con cinque secondi di margine sullo stesso Aranburu, ma soprattutto ventiquattro sul suo grande rivale, il connazionale Tadej Pogacar, oggi terzo.