BASKET

'In A si va per meriti acquisiti, non per i posti vacanti'

Il Bellinzona pronto a una nuova avventura in B. Banfi: 'Sappiamo che se una squadra milita in Lega nazionale le motivazioni per crescere sono più forti'

Manfré: 'Il traguardo c’è, il percorso è lungo ma l'importante è esserci' (Photolocatelli.ch)

Tutto è pronto alla Pallacanestro Bellinzona per una nuova avventura in Lega nazionale B. Dopo che nel giugno 2018 la squadra era stata ritirata a causa delle partenze o del ritiro del gruppo delle migliori, costringendo il comitato a rinunciare alla A. Dopo due stagioni, ecco che il Presidente Antoine Banfi annuncia in giugno il ritorno in Lega nazionale del Bellinzona partendo dalla B. «A dire il vero, la Federazione voleva che ci iscrivessimo in A, cosa alla quale abbiamo subito detto di no. In A ci si arriva per meriti acquisiti in campionato e non perché ci sono posti vacanti, vista l’emorragia di squadre. Oggi siamo pronti a ripartire».

Con quali premesse? «Abbiamo una squadra di giovani, prevalentemente delle U17 con le quali il coach Piergiorgio Manfré lavora da oltre due anni - spiega Banfi -. Abbiamo valutato l’opportunità di giocare in B anche per il fatto che i campionati giovanili in Ticino sono ridotti al minimo, con categorie abbinate, U15 e U17, un non senso. Visto il gruppo, abbiamo deciso che la Lega nazionale B è quella che ci avrebbe permesso di far crescere in misura costante le nostre giovani, ed eccoci qua».

Una scelta che implica investimenti? Facciamo i passi secondo la gamba, o meglio il portamonete. Con i nostri sponsor, che ringrazio, abbiamo ora un budget di 30'000 franchi che ci permette di coprire le spese d’iscrizioni, tasse e trasferte. Oltre non possiamo andare, per cui rinunciamo anche all’ingaggio di una straniera».

La B come un traguardo per le giovani del vivaio? «Sappiamo che se c’è una squadra che milita in Lega nazionale, le motivazioni per crescere sono più forti: questa scelta va in direzione di dare ulteriori stimoli nel settore giovanile, nel quale siamo rappresentati in tutte le categorie, juniores escluse. Ci attrezziamo per il futuro, insomma».

Dal punto di vista tecnico, invece, il Bellinzona a che punto è? Lo chiediamo a Piergiorgio Mafré. «Lavoro da 3 anni con questo gruppo, formato da giocatrici locali, due provenienti da Gordola e 4 da Luino: queste ultime sono cestisticamente svizzere, visto che la formazione l’hanno fatta da noi - racconta il tecnico -. Un gruppo coeso che cercheremo di far crescere in proiezione futura».

La rinuncia alla straniera? «Ho contattato una giocatrice italiana, ma alla fine è rimasta a Como. Le nostre finanze non ci permettono altro. Vedremo nei prossimi mesi, per ora partiamo così. Sono convinto che sarà molto utile alla crescita delle ragazze confrontarsi con squadre più toste: fisicamente, magari più che tecnicamente, pagheremo dazio, ma è l’unica strada da percorrere. Il traguardo c’è, il percorso è lungo ma l'importante è esserci».

L'effettivo a disposizione di Piergiorgio Manfré

Julija Matic (175 cm, ruolo 2/3); Sophie Locatelli (167, 1/2); Grace Adeyanju (177, 3/4); Laura Rezzonico (167, 2/3); Eloisa Corecco (168, 3/4); Francesca Mas (175, 3/4); Tamara Mihajlovic (181, 4/5); Beatrice Iemma (179, 4/5); Francesca Montesanti (168, 1); Elisa Locatelli, 172, 3/4/5); Camilla Nosetti (165, 2/3); Giorgia De Marco (176, 5); Elettra Biedermann (160, 1).