Sul Puy Marie si impone il colombiano Martinez, ma Roglic e Pogacar danno spettacolo in coppia e strappano 38" a Egan Bernal
La vittoria di Daniel Martinez in cima all'inedito Puy Mary non è bastata al ciclismo colombiano per far dimenticare la preoccupante giornata storta di Egan Bernal, ultimo vincitore del Tour de France. Nella 13.ma frazione che ha portato da Châtel-Guyon appunto a Puy Marie, il capofila della Ineos è andato in difficoltà sull'ultima salita, sotto l'impulso del duo sloveno Primoz Roglic - Tadej Pogacar. I due se ne sono andati in tandem e hanno lasciato inseguirli l'australiano Porte, lo spagnolo Landa e il colombiano Lopez, con Bernal che ha perso le ruote anche di questo terzetto. Alla fine, l'ultima maglia gialla a Parigi ha concesso 38" ai due sloveni, con Pogacar che ne ha approfittato per impossessarsi del secondo posto nella generale. In difficoltà anche Nairo Quintana che ha chiuso a 2" dal più giovane connazionale.
Se il Tour de France sta sempre più diventando un... giallo sloveno, la tappa del Puy Marie non l'hanno vinta né Roglic, né Pogacar. A trionfare è stato invece Martinez che ha approfittato della fuga di giornata per resistere fino alla fine. Nell'ultima salita ha dovuto fare i conti con la coppia della Bora Kämna - Schachmann, coppia che ha più volte cercato di staccare il colombiano. Alla fine a cedere è stato Schachmann, per cui sul traguardo si sono presentati in due. Ai 170 metri è scattato lo sprint di Kämna, ma Martinez aveva più birra in corpo, ha passato l'avversario e si è imposto con 4" di vantaggio. Il gruppo di migliori, regolato appunto da Roglic e Pogacar, ha chiuso al 6'05" dal vincitore.
Bernal non è stato l'unico a pagare dazio in questa tappa. Il francese Guillaume Martin (terzo della generale alla partenza) ha preso 2'45", il connazionale Romain Bardet (caduto al km 100), se l'è cavata con 2'30" di ritardo. In classifica generale Roglic comanda davanti a Pogacar (44"), Bernal (59"), Uran (1'10"), Quintana (1'12") e Lopez (1'31").
Il britannico Simon Yates si è imposto nella quinta frazione della Tirreno - Adriatico, conclusa sull'esigente ascesa di Sassotetto. Si è pure impossessato della maglia azzurra di leader della generale. Yates se n'è andato in solitaria a 4,5 km dall'arrivo e nessuno dei favoriti è riuscito a reggere il suo colpo di pedale. Ha preceduto di 35" Geraint Thoms e Rafal Majka e di 1'46" l'ex maglia azzurra Michael Woods. La tappa è stata a lungo caratterizzata da una fuga a cinque, comprendente ancora una volta l'elvetico Mathias Frank.