Il patron Guillén risponde alle voci di un possibile accorciamento della gara a favore del Tour: 'Solo speculazioni'
La notizia, ed è una buona notizia, è che la Vuelta mantiene intatto il suo programma originale. Per ora almeno.: la corsa a tappe in Spagna si dovrebbe dunque svolgere dal 14 agosto al 6 settembre: 21 le tappe in cartellone. Ad affermarlo è il suo direttore Javier Guillén, secondo cui la priorità è che anche il Tour de France «possa svolgersi».
«Oggi le date della Vuelta sono quelle che sono e non prevediamo in alcun modo una gara con meno di 21 tappe, come ad programma originale», spiegato il capo della Vuelta al quotidiano sportivo As.
Un comunicato in risposta alle notizie del quotidiano italiano Gazzetta dello Sport che proprio oggi ventilava il possibile rinvio di un mese della Grande Boucle a causa della pandemia Covid-19. Eventualità che vedrebbe a quel punto il Tour de France sovrapporsi alla Vuelta, costringendo così gli organizzatori di quest'ultima corsa ad accorciarla a due settimane. «Sono solo speculazioni che provengono dall'Italia, e nessuna di queste segue un approccio realistico che possa essere considerato in questo momento», precisa ancora Javier Guillén.
Il 13 marzo gli organizzatori del Giro d'Italia avevano annunciato che la gara, che avrebbe dovuto iniziare il 9 maggio a Budapest, è stata rinviata a una data non specificata, che potrebbe essere in ottobre, secondo la Gazzetta di giovedì. «Sappiamo quanto sia difficile coordinare eventi che hanno già assegnato date (come la Vuelta) con quelli che devono essere rinviati; quindi, nel caso in cui si verifichi un cambio di date, capiamo che tutti noi dovremmo essere di buona volontà», riconosce comunque Guillén, insistendo sul carattere vitale del Tour de France per il ciclismo. «In questo momento siamo tutti concentrati a fare in modo che il Tour de France 2020 possa svolgersi, perché è un evento indispensabile per il nostro sport».