Le dosi somministrate da quando si è iniziato a contrastare il Covid-19 e sino a fine luglio dello scorso anno sono invece state 17 milioni
Dall'inizio della pandemia di coronavirus in Svizzera hanno dovuto essere smaltiti 18,6 milioni di dosi di vaccino scadute, di cui 8,2 milioni da fine marzo 2023. È quanto si legge nel rapporto annuale 2023 delle Commissioni della gestione e della Delegazione delle Commissioni della gestione.
I parlamentari, spiega il documento, hanno inoltre preso nota del fatto che "sarà inevitabile procedere a ulteriori smaltimenti". Le dosi somministrate da quando il vaccino è stato disponibile sino a fine luglio dello scorso anno sono invece 17 milioni.
Il rapporto sottolinea comunque che le commissioni coinvolte hanno tratto un bilancio complessivamente positivo della strategia adottata dalla Confederazione per l'approvvigionamento di vaccini: gli obiettivi fissati dal Consiglio federale sono stati globalmente raggiunti e sarebbe stato possibile coprire evoluzioni epidemiologiche anche peggiori di quella verificatasi. La Confederazione, insomma, è sempre stata in grado di garantire all'intera popolazione i migliori vaccini disponibili al momento sul mercato.
Pur deplorando la distruzione di grossi quantitativi di vaccini, nel rapporto i parlamentari si dicono consapevoli che si tratta di una conseguenza inevitabile della strategia decisa dal Consiglio federale: quest'ultimo ha sempre considerato l'interesse di disporre rapidamente di un numero sufficiente di dosi preponderante rispetto al rischio di ritrovarsi con vaccini in eccesso.