Intervista al candidato socialista al Consiglio federale. Sgravi ai voti, l'Mps promette battaglia, mentre a Centovalli preoccupano i graffiti
Ampio risalto all’intervista a Jon Pult, 39 anni, consigliere nazionale grigionese, uno dei due candidati prescelti dal Partito socialista svizzero, l’altro è Beat Jans, per sostituire in Consiglio federale il dimissionario Alain Berset, che lascerà la poltrona a fine dicembre. Il relativamente giovane politico ama presentarsi per quello che è: «Con i miei valori e le mie convinzioni: non cambio le mie idee solo per guadagnare qualche voto, posso solo promettere di essere sincero, trasparente, aperto al dialogo».
Il Movimento per il socialismo (Mps), in vista dell’apertura dell’ultima sessione annuale del Gran Consiglio, oggi pomeriggio, attraverso i suoi due deputati, Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi, si appella ai Comuni affinché si oppongano “a una riforma fiscale che li penalizza”. Nel caso gli sgravi contemplati dalla controversa revisione della Legge tributaria, fossero approvati, l'Mps invoca l’articolo 42 della Costituzione cantonale, quello sul referendum facoltativo. La norma “prevede che possano indire un referendum settemila cittadini”.
A Centovalli, torna a preoccupare il Municipio il fenomeno dei graffiti. Preso di mira è in particolare il territorio dell’alta valle, dove alcuni ‘colpi’ di bomboletta spray hanno richiamato l’attenzione delle autorità comunali. Per la capodicastero Sicurezza e ambiente Cristina Tanghetti, questa situazione riguarda anche la valle Vigezzo e “non potrà che degenerare”. La municipale spiega una possibile soluzione a favore di tutti, mentre il cerchio pare stringersi attorni ad alcuni sospetti.
Nella sezione culturale, il figlio Alessandro racconta papà Sergio Piccaluga, pittore, artista, nato a Varese nel 1934 e pressoché ticinese sin dagli anni 50, scomparso lo scorso 20 novembre. Un artista che, se avesse potuto scegliere, “probabilmente avrebbe scelto di riposare in pace in questo cantone. Era chiaro dove avesse piazzato il suo cuore uno che quando c’era Italia-Svizzera tifava Svizzera, uno che se scendevano Tomba e Zurbriggen tifava Zurbriggen”.
Nel commento, invece, Roberto Antonini si interroga sull’agire del governo di Benjamin Netanyahu che ha perfezionato i bombardamenti a Gaza. Il software denominato “habsora” basato su una piattaforma di Intelligenza artificiale, garantisce l’identificazione quotidiana di un centinaio di obiettivi militari ma anche civili. E la deriva della risposta armata alle atrocità del 7 ottobre è sotto gli occhi di tutti. Che dire poi del presidente americano Joe Biden, che ha posto il suo veto alla risoluzione Onu per un cessate il fuoco immediato e ha perso la faccia.