Newsletter

Scuola, il Ticino è fra i cantoni che spendono meno

Buongiorno, alcuni spunti di lettura per voi

10 dicembre 2021
|

Oggi, diamo ampio risalto alle cifre dell’investimento nella scuola pubblica in Ticino. Nel confronto con altri, il nostro cantone è fra quelli che spendono meno. Questi dati emergono sfogliando l’edizione fresca di stampa della ‘Scuola ticinese in cifre’. Altri risultati simili scaturiscono invece dallo studio effettuato di recente dall’Istituto di ricerche economiche dell’Usi. Ne abbiamo parlato con l’economista Amalia Mirante e con il direttore del Decs Manuele Bertoli.

Oggi, parliamo anche della situazione dei riali giubiaschesi. Come stanno e cosa si potrebbe fare lo dirà lo studio idrologico che il Municipio di Bellinzona, in accordo con l’Ufficio cantonale dei corsi d’acqua, ha deciso di effettuare andando a verificare i tratti finali dei torrenti Guasta, Fossato e Vallascia fino all’immissione nel fiume Ticino. Lo spiega l’Esecutivo nel messaggio sottoposto con clausola d’urgenza al Consiglio comunale.

Spazio pure per la notizia delle dimissioni annunciate da Marco Piozzini, presidente dell’ente che dovrà gestire le funivie, siccome, dal suo punto di vista, ‘sono venuti meno i requisiti per proseguire la collaborazione’. Un colpo di scena e una gatta da pelare per il Municipio di Centovalli, a pochi giorni dalla prossima seduta di Consiglio comunale, quando verrà discussa la “Richiesta di revoca del contratto di prestazione tra Comune ed EAC (Ente autonomo delle Centovalli) per la gestione delle funivie Intragna-Pila-Costa e Verdasio Rasa”.

L‘ecosostenibilità nei funerali è l’argomento di cui ci parla Emiliano Delmenico, direttore del Centro funerario e impresario funebre di terza generazione, insieme al fratello Gianmaria, dopo il nonno e il padre. Il direttore ci racconta e ci spiega cosa significhi oggi gestire una cerimonia di commiato terreno, soprattutto in tempi di coronavirus.

Il commento firmato da Ivo Silvestro parla invece dell’esito delle inchieste partite un anno fa con la raccolta, da parte del sindacato Ssm, delle prime testimonianze circa presunti abusi sistematici ai danni del personale della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

Buona lettura

Leggi anche: