Edifici funzionali, belli ed economici, è la sfida dei progettisti. Mentre i Comuni di Mendrisio e Novazzano vincono un concorso sull’energia rinnovabile
Ci sono diversi stabili che necessitano di interventi di manutenzione in Ticino. A frenare i lavori sono spesso però Piani regolatori, soldi e problemi tecnici. Per Sergio Tami, ingegnere e membro del Consiglio dell’Ordine ingegneri e architetti del Cantone Ticino (Otia), è importante cambiare paradigma nella gestione del costruito. I nuovi stabili dovrebbero avere quella flessibilità che permette di fare facilmente degli interventi di manutenzione. Si vogliono edifici che costino poco, funzionali e belli. La sfida dei prossimi anni per i progettisti è trovare una modalità che sposi queste esigenze.
Anche i Comuni di Mendrisio e Novazzano si sono lanciati in un’importante sfida. Quella di raggiungere gli obiettivi della Strategia energetica 2050 e delle emissioni nette pari a zero contemplate dall’Accordo di Parigi sul clima. I due Comuni figurano fra i 29 vincitori nella categoria ‘Città e comuni all’avanguardia’ del bando di gara lanciato lo scorso maggio dall’Ufficio federale dell’energia.
La nuova proposta di legge cantonale sulle cave fa storcere il naso anche alla sezione ticinese della Società svizzera impresari costruttori (Ssic) che si schiera contro il progetto assieme al Comune di Riviera, ai Patriziati toccati, all’Alleanza patriziale e alle ditte attive nel ramo.
“Rete Uno è il canale radio da seguire per non perdersi nulla di ciò che sta accadendo”. Parola di Reto Ceschi, responsabile del Dipartimento informazione della Rsi che in un’intervista parla del nuovo palinsesto del primo canale radiofonico. Novità che hanno spinto l’Associazione per la difesa del servizio pubblico a manifestare disappunto per “l’indebolimento dell’offerta informativa”. Ceschi risponde alle critiche ed entra nel merito delle novità, tra cui il progetto Seidisera.