Il poster dell'edizione 2024 del Festival di Locarno, firmato dalla celebre fotografa statunitense Annie Leibovitz, ha scatenato il popolo dei social
Forse non sarà una delle locandine meglio riuscite di sempre. Di certo c’è solo che il poster ufficiale dell'edizione targata 2024 del Festival del Film di Locarno, firmato dalla celebre fotografa statunitense Annie Leibovitz, e di cui abbiamo già avuto modo di trattare, ha fatto - fin dalle prime ore - molto discutere i ticinesi, soprattutto sui social.
Tante le parodie e i ’meme‘ - così si chiamano i contenuti digitali, spesso di carattere umoristico, che si diffondono rapidamente attraverso internet - che hanno iniziato a invadere le bacheche di Facebook ma anche di Instagram. C’è chi ha sostituito l'iconico e maestoso Pardo con il più pacioso e familiare gatto di casa o, per restare nella savana, con una zebra. E chi, invece, ha ipotizzato la creazione del manifesto tramite il software elementare Paint, o chi, ancora, ha trovato somiglianze fra il Festival e il suo poster e l'Asinada di Mendrisio con la sua statua dell’asino.
E anche nei commenti gli utenti dei social si sono sbizzarriti, fra chi critica la scelta artistica e chi, invece, sceglie di ricorrere all'ironia: "Ha avuto la fortuna che il leopardo passasse da lì", risponde un utente su Facebook a chi chiedeva se una delle fotografe più famose al mondo ha usato Photoshop per il poster. "Tipico esemplare di fauna locale", osserva un altro frequentatore delle piattaforme social, a cui fa ecco sulla stessa scia un altro navigante: "Potevano mettere un lupo pitturato da leopardo, era sicuramente più credibile e ‘nostrano’". E, immancabilmente, in tanti rispolverano una delle citazioni più abusate di Aldo, Giovanni e Giacomo: "Il mio falegname con 30mila lire la faceva meglio".