Curiosità

Se a Natale è meglio... non nascere

La chiusura programmata in Portogallo di diversi reparti di ostetricia in varie zone del Paese sta creando apprensione alle donne in gravidanza

Venire al mondo
(Ti-Press)
22 dicembre 2022
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Con l’arrivo del Natale, nascere in Portogallo potrebbe risultare più difficile. Il Ministero della sanità ha annunciato la chiusura programmata di diversi reparti di ostetricia in varie zone del paese, in particolare nell’area metropolitana di Lisbona e nelle regioni dell’entroterra.

In tutto si tratta di alcune decine di sale parto che funzioneranno a macchia di leopardo tra il 23 e il 26 dicembre e a ridosso di Capodanno, fra il 30 dicembre e il 2 gennaio. Ma il piano operativo, ribattezzato "Nascere in sicurezza", potrebbe protrarsi almeno fino a marzo dell’anno prossimo, ogni fine settimana.

Misura provvisoria

Nelle intenzioni del ministero, questo piano di chiusure programmate dovrebbe servire a evitare le chiusure inattese e i disservizi che nel passato recente hanno provocato non pochi casi gravi di mancato soccorso, in particolare nelle urgenze di ostetricia, culminate nella morte di una donna incinta che lo scorso agosto ha portato alle dimissioni dell’allora ministra Marta Temido.

L’attuale ministro Manuel Pizarro riconosce che queste chiusure programmate non rappresentano la soluzione ideale, ma offrono perlomeno un sistema di funzionamento prevedibile, in mancanza di meglio. "Una misura provvisoria", ha affermato Pizarro, "finché tutto non torni a funzionare alla perfezione". I critici, al contrario, temono che questo sia solo il preludio a delle chiusure definitive.

Da tempo il Servizio sanitario nazionale portoghese attraversa una fase difficile per la carenza di personale, fenomeno ora aggravato dagli effetti della crisi postpandemica, la mancata sostituzione dei neopensionati e il ricorso sempre più massiccio ai medici a gettone.