Curiosità

Mentre la sua collezione sfila, Westwood protesta a Londra

Westwood sfila a Parigi, ma Vivienne a Londra sciopera La madre del punk, 81 anni, aderisce a protesta sociale in GB

Durante una sua sfilata
(Keystone)
2 ottobre 2022
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La collezione prêt-à-porter di Vivienne Westwood primavera/estate disegnata da suo marito Andreas Kronthaler viene presentata a Parigi, ma lei, irriducibile ribelle di 81 anni, non a caso madre del punk, resta a Londra per aderire a una protesta sociale. "Quando i prezzi salgono più in fretta degli stipendi, il costo di cibo, alloggio e abiti può diventare devastante per molti – fa sapere la stilista politica per eccellenza –. C’è un numero crescente di persone non in grado di trovare case a prezzi accessibili, ci sono infermieri che integrano il loro sostentamento con i banchi alimentari, ambulanze abbandonate fuori dagli ospedali con i pazienti all’interno. I nostri giornali sono pieni di disperazione e paura che crescono nella società, famiglie normali spaventate dal futuro, che non riescono a permettersi una vita decente". In questo contesto i sindacati in tutto il Regno Unito hanno organizzato una giornata di scioperi "per manifestare per una giusta distribuzione della ricchezza. Ho deciso di rimanere a Londra per supportarli". La Westwood è anche attivista, da sempre prende parte a manifestazioni in sostegno, come in questo caso, alle fasce più precarie della società, come anche in supporto alla questione del collasso climatico oppure contro l’estradizione del giornalista Julian Assange.

Dopo un primo matrimonio con Derek Westwood, da cui prende il cognome e da cui nasce Benjamin (il loro primo figlio), Vivienne s’innamora di Malcom McLaren, futuro manager dei Sex Pistols, dal quale, nel 1967, avrà il suo secondo figlio, Joseph. Con McLaren, nel 1971, apre il suo primo negozio, Let it Rock, al 430 di King’s Road. Dagli anni Ottanta il negozio si chiama Worlds End, contraddistinto, nell’insegna, da un orologio che gira all’indietro. Durante il governo di Margaret Thatcher, nell’aprile del 1989, Vivienne è apparsa sulla copertina della rivista Tatler nelle vesti della Lady di ferro, creando scalpore. La stilista ha tradotto in estetica il movimento controculturale più importante dell’Inghilterra e dei giovani dell’epoca: il punk, che per lei diventa una vera e propria decostruzione, un continuo accostamento di elementi inediti fatto per distruggere, ma anche ricreare in forme nuove.