La rivista Nature aveva annunciato il successo della prima clonazione di un mammifero
Per i più sembrava fantascienza e invece il 5 luglio 1996 i ricercatori riuscirono a clonare per la prima volta un mammifero. La pecora Dolly venne presentata al mondo il 22 febbraio dell’anno seguente. Per la clonazione venne usata una cellula mammaria, da qui il nome in onore della prosperosa cantautrice statunitense Dolly Parton.
La clonazione è avvenuta al Roslin Institute in Scozia dopo numerosi esperimenti. Infatti fino a quel momento erano stati effettuati ben 277 tentativi. Dolly ebbe tre madri: una ha fornito il Dna, un’altra la cellula embrionale e l’ultima è stata la pecora che l’ha portata in grembo e poi fatta nascere.
A qualche mese dal suo settimo compleanno Dolly venne abbattuta per complicazioni provenienti da un’infezione polmonare. Gli scienziati del Roslin affermarono che non vi erano connessioni col fatto che fosse clonata. Anzi, diedero la colpa al fatto che avesse trascorso troppo tempo al chiuso.
Il successo ottenuto con Dolly mostrò che i geni nei nuclei delle cellule somatiche mature sono in grado, nelle giuste condizioni, di dare origine per esempio a cellule di tessuti diversi. Una svolta che ha portato a una spinta nella ricerca sulle cellule staminali. Inoltre non sono mancate da allora altre clonazioni di specie di animali.