Delle 75 specie prese in considerazione Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, 27 (36%) figurano sulla lista rossa
Una specie di libellula su tre è minacciata in Svizzera. È quanto emerge dalla nuova lista rossa, stilata e pubblicata in base ai criteri dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn). Sostituisce la precedente, realizzata nel 2002.
Grazie alle misure di salvaguardia del loro habitat attuate negli ultimi 20 anni, la situazione per diverse specie fortemente minacciate è “leggermente migliorata, ma non bisogna dimenticare che all’epoca era considerata critica”, rileva Franziska Schwarz, vicedirettrice dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam).
I dati parlano chiaro: delle 75 specie di libellule prese in considerazione 27 (36%) figurano sulla lista rossa. La metà di queste ultime (13, il 48%) colonizza paludi e prati umidi. Il resto frequenta sorgenti, piccoli ruscelli e fossati, fiumi a flusso lento e rive di laghi.
“Le misure di rivitalizzazione funzionano e devono essere rafforzate su larga scala per ripristinare una rete funzionale di siti favorevoli alle specie a rischio”, sottolinea Schwarz, rilevando che “gli habitat frequentati dalle libellule sono ancora molto frammentati e spesso di qualità insufficiente”.
Il lento degrado della qualità di questi biotopi, dovuto al drenaggio, oppure a una gestione inadeguata, è un processo silenzioso ma reale, come evidenziano le indagini sul campo effettuate per la revisione della lista rossa. I modelli di previsione suggeriscono inoltre che la loro vulnerabilità aumenterà gradualmente con il cambiamento climatico previsto nei prossimi decenni.