La speciale versione a coda allungata, derivata dalla 570S, è più leggera, potente e corredata di assetto e aerodinamica “racing” per aggredire l’asfalto dei circuiti, cui è strettamente dedicata: l’abbiamo provata sull’Hungaroring.
Pista, pista, pista. La invocano sia la denominazione LT, che sta per Long Tail – coda lunga, che nella storia dell’automobile da corsa si traduce in aerodinamica più efficiente –, sia le caratteristiche di guida pensate proprio in funzione della massima efficienza su tracciato: la “piccola” 600LT è realizzata sulla base della 570S e mostra una chiara vocazione corsaiola, nonostante la normale omologazione stradale. La dinamica Casa britannica ha deciso di farci provare la vettura esclusivamente ed estensivamente proprio in pista, lungo il tracciato tortuoso e contraddistinto da svariati dislivelli dell’Hungaroring che ospita il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1. Al di là delle prestazioni, lasciano il segno carattere ed estrema manovrabilità della LT, sorta di magico “folletto”. Sempre leggera e sensibile ai comandi, capace di riguadagnare subito aderenza con precisa progressione dopo qualche sovrasterzo esagerato o eccessivo allargamento della traiettoria.
Il conducente resta il padrone totale di un veicolo che in pista mostra di possedere una dimensione davvero “naturale”: anche con i controlli attivi l’acceleratore va sempre dosato, pena scodate un po’ scomposte, mentre l’allargamento di traiettoria col muso, che si evidenzia portando eccessiva velocità nelle curve lente a lungo raggio, si recupera… cercando di pilotare di fino, alleggerire un velo il gas, cercare di aprire lo sterzo il più possibile verso la linea di corda ideale o eventualmente anche un po’ oltre sui cordoli, se serve a guadagnare velocità e scorrevolezza. I limiti sono elevatissimi anche grazie al “mix” molto ben calibrato tra agilità sorprendente, motricità eccezionale e precisione estrema di sterzo e traiettorie; compiere un giro “pulito” veloce senza troppe sbavature richiede una concentrazione tanto intensa quanto costante, in ogni momento.
In pista non si ha praticamente tregua. Si respira un attimo in rettilineo – oltre i 200 km/h la stabilità è tra l’altro granitica anche per l’effetto di schiacciamento al suolo dato dall’aerodinamica, con 100 kg di carico generati a 250 km orari – ma poi è subito il momento della staccata più importante, con l’impianto a dischi carboceramici capace di rallentamenti dall’intensità quasi irreale, con spazi di arresto minimi (117 metri per arrestarsi da 200 km/h) combinati alla fatica di resistere alla decelerazione e all’euforia di pestare sul freno giù giù in fondo, quando proprio sembrerebbe impossibile rallentare per tempo. Viene per ultimo il motore, ma quasi si danno per scontate l’erogazione linearmente eccezionale e la capacità di spinta di grande respiro a partire dai regimi intermedi; complice il peso minimo, lo stesso scatto da fermo consente di staccare tempi fuori dal comune, con lo “zero-cento” km/h traguardato in 2,9 secondi, il passaggio 0-200 km orari raggiunto in 8,2 secondi ed i 300 km orari in vista dopo 24,9 secondi. Quasi inutile aggiungere che il cambio automatico a doppia frizione è fulmineo e diretto, con modalità di guida Track (quella più spinta) che ne mostra carattere e potenziale pressoché da trasmissione da corsa. Punta massima 328 km orari, più che sufficiente per non annoiarsi nemmeno sui tracciati dai rettilinei più lunghi.
Tecnicamente, come da tradizione Long Tail – con questa 600 siamo arrivati al quarto modello – cresce la potenza, il peso è alleggerito e l’assetto più rigido e reattivo; rispetto alla 570S di partenza ben il 23% delle componenti è di nuova progettazione.
Quanto alla lunghezza, in realtà l’estensione della coda è limitata a 47 mm, cui si aggiunge un’ulteriore manciata di mm all’avantreno grazie alle nuove appendici aerodinamiche. Più distintivo è il posizionamento degli scarichi nella parte superiore del cofano motore, giusto davanti all’ala posteriore. Il peso è ridotto ad appena 1247 kg, mentre il V8 biturbo di 3,8 litri eroga qui 600 cavalli a 7500 giri e 620 Nm di coppia nella fascia di regime 5500-6500 giri. All’interno la McLaren 600 LT presenta un allestimento sportivo tutt’altro che estremo, fatta eccezione per i sedili ad alto contenimento laterale che certamente su strada potranno risultare un po’ stancanti, e per l’assenza di serie della climatizzazione.
Scheda Tecnica
Modello | McLaren 600LT |
Versione | coupé |
Motore | 8 cilindri a V, benzina biturbo, 3,8 litri |
Potenza, coppia | 600 cv, 620 Nm |
Trazione | posteriore |
Cambio | automatico doppia frizione |
Massa a vuoto | 1’247 kg |
0-100 km/h | 2,9 secondi |
Velocità massima | 328 km/h |
Consumo medio | 11,7 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 269’000 Chf |
La compri se… | adori affinare la guida sportiva pilotando una sportiva di razza in special modo in pista. |