Weekend da vivere col fiato trattenuto all’imbocco della Vallemaggia. In gara 33 atleti provenienti da undici nazioni
Prima o poi si torna al punto d’origine. Lo fanno anche i tuffi dalle grandi altezze, che nel weekend torneranno dove tutto cominciò, venticinque anni fa: a Ponte Brolla. Dove domani e sabato (con data di riserva la domenica) andrà in scena la ventiseiesima gara di respiro internazionale. Dalle gole a picco sulla Maggia, in tutti questi anni, sono passati i grandi campioni della ribalta mondiale, uno su tutti il britannico Gary Hunt, oro iridato nel 2019 (Gwangju) e 2015 (Kazan) e argento nel 2013 (Barcellona). Il ventiseiesimo capitolo in acque locarnesi dell’appuntamento internazionale – il quarto con la regia dell’Infinite Drop High Diving, che nel 2018 ha rilevato il testimone dalla World High Diving Federation – vedrà sfilare, complessivamente, 33 atleti: 30 uomini e 3 donne, provenienti da tutto il mondo. «A Ponte Brolla avremo tuffatori provenienti da, complessivamente, undici nazioni (una mezza dozzina quelli che rappresenteranno i colori della Svizzera) – sottolinea a nome dell’organizzazione Anne Meister –. Atleti che si lanceranno nel vuoto dalle rispettive piattaforme a picco sul fiume Maggia: tre quelle che saranno predisposte sul posto: una prima a ‘soli’ 12 metri, una seconda a 15 e poi quella più alta, a una ventina di metri: 18,5 per l’esattezza. Uomini e donne si tufferanno assieme, ma poi verranno valutati separatamente».
Domani, per tutta la giornata, i partecipanti potranno effettuare qualche tuffo di allenamento per impratichirsi con le particolarità della zona di gara. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 16, tutti potranno poi cimentarsi con i tuffi di prova (sessione obbligatoria per chi si presenta alla piattaforma di Ponte Brolla per la prima volta). A fine giornata è poi previsto un briefing collettivo.
Sabato, l’appuntamento è fissato per mezzogiorno, momento in cui i concorrenti effettueranno il riscaldamento prima della gara. Gara che entrerà invece nel vivo a partire dalle 13, con l’ultimo tuffo (per il quale saranno ammessi i migliori 18 dei primi tre turni) alle 15.15. In caso di cattivo tempo, la competizione si svolgerà la domenica.
Data la particolarità della zona (pochi parcheggi in loco, limitata accessibilità per il pubblico all’area dove si svolgerà la competizione), chi volesse assistere alla spettacolare gara è invitato a raggiungere le gole della Maggia dal pozzo di Tegna. «Questo anche per questioni di sicurezza, tanto degli atleti, quanto per il pubblico: vogliamo fare in modo che la manifestazione possa svolgersi nel massimo della sicurezza possibile, ragion per cui queste indicazioni vanno osservate scrupolosamente». Proprio al capitolo sicurezza, la cronica siccità di cui stanno soffrendo anche i nostri fiumi non rischia di creare problemi all’organizzazione di un evento come questo? «No, sotto questo aspetto abbiamo una buona... riserva di acqua. La profondità della Maggia, dove i tuffatori si lanciano, raggiunge i dieci metri, ragion per cui c’è un margine di sicurezza più che sufficiente».
Per un’edizione che ormai è pronta per andare in scena, ce n’è un’altra a cui gli organizzatori stanno già lavorando: «Ponte Brolla è sempre un posto spettacolare per ospitare una tappa del nostro tour mondiale. Non a caso abbiamo diversi tuffatori che tornano regolarmente in Ticino da diversi anni; alcuni addirittura da una decina di anni e più. E, anno dopo anno, a quelli che possiamo definire gli ‘habitués’ del fiume Maggia, se ne aggiungono altri nuovi, che poi, una volto lasciato alle spalle il loro battesimo a Ponte Brolla, non vedono l’ora di tornarci. Per questo, pur non essendoci ancora garanzie, è altamente probabile che nel 2023 ci sarà una ventisettesima edizione. E magari anche con qualche novità: idealmente ci piacerebbe proporre una competizione riservata anche ai giovani fino a 18 anni».
Oltre all’appuntamento di Ponte Brolla, l’Infinite Drop High Diving quest’anno a metà giugno ha proposto il Campionato svizzero open di tuffi dalle grandi altezze; sul fronte internazionale, dopo l’appuntamento all’imbocco della Vallemaggia, il tour mondiale proseguirà con una gara a Creta, in Grecia. «Siamo però molto attivi anche nella promozione di questa disciplina, proponendo una serie di eventi-spettacolo sull’arco dell’intera stagione estiva. Come a Dübendorf, Ginevra e Basilea. Regolarmente facciamo anche tappa a Lugano, cosa che purtroppo quest’anno non è stato possibile mettere in cantiere».