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La Svizzera non è un'isola

Purtroppo a causa di regimi illiberali e autoritari con la voglia di espandere la loro influenza e il loro potere, viviamo in un’epoca di crisi, guerre e insicurezza. Aggiungiamo anche i grandi anni di turbolenza dell’imminente nuova presidenza Trump, le cui ripercussioni dureranno molto più a lungo della presidenza stessa. In questo mondo, il progetto europeo di pace e libertà è più importante che mai.
L’elefante nella stanza della politica svizzera è l’Ue. L’iniziativa Europa (www.europa-initiative.ch) vuole far scrivere chiaramente nella Costituzione che la Svizzera lavora insieme all’Ue, dato che, contrariamente a quello che pensa la destra, la Svizzera non è un’isola. Pensare di essere isolati dalle dinamiche del resto del continente e del resto del mondo in generale è puro pensiero magico e pensare che l’idealizzata neutralità sia uno scudo che proteggerà la nostra pace e il nostro benessere nei secoli dei secoli è puro wishful thinking. La politica e la popolazione svizzera devono affrontare seriamente la questione: la situazione mondiale è già cambiata e cambierà molto nel prossimo futuro.

Ecco quello che si vorrebbe aggiungere nella Costituzione:
Art. 54a
1 La Confederazione partecipa attivamente all’integrazione europea.
2 A tal fine conclude con l’Unione europea trattati internazionali che consentono una partecipazione sicura e duratura alle libertà del mercato interno europeo e ad altri settori della cooperazione europea, in particolare la cultura, l’istruzione, la ricerca e la protezione del clima.
3 Nell’ambito dei trattati applicabili, la Confederazione e i Cantoni garantiscono la tutela dei valori democratici e federali fondamentali, delle risorse naturali e dell’equilibrio sociale nella comunità e sul mercato del lavoro.